“Il primo controllo al seno va fatto a 20 anni”
Giacomina Moro è chirurga e senologa all’ospedale San Paolo. Dottoressa, qual è il vantaggio dei controlli al seno gratuiti che Andos e Fondazione Cariplo propongono una volta all’anno?
Si diffonde la cultura della prevenzione, FARSI CONTROLLARE IL SENO periodicamente è FONDAMENTALE. Questa iniziativa è partita in sordina nel 2006, poi con il passaparola ha avuto più seguito. L’anno scorso in 3 giorni sono state fatte 374 visite nei 5 ospedali così ripartite: 138 al Sacco, 129 al San Carlo, 75 al San Paolo, 32 al Policlinico e zero al Niguarda.
Come funzionano?
È una visita accurata, le pazienti dovrebbe portare con sé gli esami fatti negli anni passati, ecografie e mammografie e poi per ciascuna viene fatta un’anamnesi in base ai fattori di rischio. Se i medici lo ritengono opportuno prescrivono esami più approfonditi per i mesi successivi, altrimenti, arrivederci all’anno prossimo.
A quale età cominciare?
Non c’è un’età. Ci si deve rivolgere al senologo quando si avverte qualche cambiamento, se ci sono arrossamenti, noduli, dolori, ghiandole ingrossate. A volte arrivano ragazze spaventate perché si accorgono di avere le mammelle asimmetriche, questo può essere un fatto normale e la visita contribuisce a chiarire le perplessità.
Se non compaiono questi sintomi quando si deve fare la prima visita dal senologo?
Verso i 20-25 anni.
E l’ultima?
Non c’è un limite. Gli screening gratuiti cessano intorno ai 68-70 anni, la Asl Lombardia ha alzato l’età della gratuità ma anche una donna di 80 deve farsi comunque prescrivere visite dal senologo e mammografie.
C’è un’età a rischio tumore?
La menopausa perché entrano in gioco le alterazioni ormonali, ma ci sono altri momenti a rischio, ad esempio quando una donna si sottopone a terapie antisterilità o quando assume ormoni.
In gravidanza?
Fortunatamente sono rari i tumori durante la gestazione, se c’è un sospetto l’esame diagnostico più opportuno è l’ecografia.
Cosa direbbe alle donne che allattano?
Di farsi controllare il seno alla fine dell’allattamento, è il momento in cui le mammelle si controllano meglio e gli esami servono come parametro per le visite successive.