Malati a Cuba a caccia del veleno miracoloso
Seimila chilometri dall’Italia. Centinaia di voli verso Cuba. Sono i viaggi della speranza. Per portarsi a casa una boccettina di veleno di scorpione dalle proprietà antitumorali. Pare che il veleno di scorpione – da 30 anni riconosciuto come antinfiammatorio e antidolorifico – riesca anche contenere la proliferazione delle cellule maligne di origine cancerosa. Chi l’ha provato dice di sentirsi meglio e di aver visto una regressione della malattia, esami alla mano. La medicina ufficiale è perplessa. Ma nel paese di Castro l’Escozul – così si chiama il farmaco miracoloso – è prodotto dall’azienda farmaceutica di Stato e distribuito GRATUITAMENTE AI MALATI CHE NE FANNO RICHIESTA; ANCHE STRANIERI, purchè in possesso di certificato medico.
Vi alleghiamo il documentatissimo video delle Iene che illustra la procedura di distribuzione del veleno-salvavita e riporta le interviste ai malati che lo hanno provato.
In coda alla farmacia dell’Avana, centinaia di malati o parenti e amici, tutte persone che hanno deciso di affiancare la terapia tradizionale con questa considerata “alternativa”. La dottoressa cubana che esamina i certificati rivela che il prodotto “ha sia effetti analgesici che immunostimolanti e in più previene le ricadute dei tumori perché in grado di combattere le cellule maligne rispettando quelle sane”. La scoperta delle proprietà antinfiammatorie e antidolorifiche risale a 30 anni fa, “i contadini cubani che venivano morsicati dallo scorpione si accorgevano della regressione di sintomi come febbre e dolori articolari”.
Silvio Garattini, direttore dell’istituto farmacologico Mario Negri ammette che “questo farmaco è ancora in fase sperimentale. E’ vero che i principi naturali possono avere una funzione anti-cancro, il compito della chimica è estrarli per produrre medicine”.
Giulio Golia, il giornalista delle Iene che ha condotto il servizio, avverte: “Non acquistate l’Escozul in Italia, rischiereste di pagarlo salatissimo, a Cuba lo danno gratuitamente”.
Potete trovare altre informazioni cliccando su questo sito. A fornirle è la casa farmaceutica dell’Avana che produce il farmaco, la Labiofarm a cui potete rivolgervi direttamente cliccando su “contact us”. Si consiglia di prenotare un appuntamento con il laboratorio prima di mettersi in viaggio.