La paura fa novanta, recita un vecchio detto napoletano. I  numeri che ho qui sulla scrivania sono molto molto più alti ma usiamoli senza paura: magari per vincere la pigrizia e fare prevenzione

Eccoli, i numeri. Raccontano incidenza e mortalità del tumore al seno: 38.286 donne colpite nel 2010 (fonte: Centro nazionale di epidemiologia dei tumori). Guardando agli anni passati si vede il  trend in crescita (l’anno prima erano 38.128) e via così, ogni anno si aggiungono centinaia di casi.

In tutto il mondo è la prima causa di morte per le donne, si ha una diagnosi di tumore al seno ogni 23 secondi e una morte per questo cancro ogni 69 secondi. Le italiane che muoiono sono 11mila all’anno, mentre ogni 15 minuti si registra una nuova diagnosi in tutta la Penisola.

Se guardiamo al numero di casi territorio per territorio troviamo in cima alla classifica la Lombardia (7.425 casi nel 2009), seguita dal Veneto (4.361), dal Lazio (4.273) e dal Piemonte (3.965).  Queste sono infatti le regioni più numerose. Però il tasso grezzo, ossia quello che ci dice quante donne sono state colpite ogni 100mila abitanti,  è più significativo (o perlomeno dovrebbe esserlo per gli studiosi).

Il tasso grezzo ci racconta che il cancro alla mammella è più frequente in Friuli Venezia Giulia (215, 47 donne ogni centomila), poi in Emilia Romagna (200,62 su centomila), in Veneto (199,01), in Piemonte (195,59). Dove colpisce meno? In Puglia (85,58) e in Sicilia (103,80).

 Per chi volesse dare un’occhiata alla tabella con questi numeri, vi allego quella di Sanità in cifre segnalatami da Sergio Stagnaro, medico e assiduo lettore di questo blog.

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