Duecento ospedali on-line per studiare il tumore
Arriva sul web il più grande archivio europeo degli interventi di cancro alla mammella, 20.000 cartelle cliniche provenienti dai centri di eccellenza di Italia, Francia, Germania, Spagna, Inghilterra e Portogallo. Oltre 200 ospedali riuniti in una “piccola Ue della scienza” per facilitare lo scambio di informazioni.
Si è discusso di questo innovativo sistema durante l’evento “Produzione scientifica: accessibilità uguale utilizzo” che si è svolto all’Istituto Regina Elena di Roma. Franco Di Filippo direttore della chirugia mammaria ha ricordato che ogni anno “si verificano 55mila casi di tumore della mammella e che l’età media delle donne colpite è di 55 anni».
L’intento è di poter disporre di una casistica delle storie cliniche delle pazienti operate con l’innovativo metodo di diagnosi molecolare intra-operatoria del linfonodo sentinella, detto “Amplificazione in singola fase degli acidi nucleici (Osna). Ha sottolineato Di Filippo che «dal 2007 molte pazienti con cancro della mammella, in cura al Regina Elena, sono state in ospedale un giorno solo”.
Il metodo Osna “permette di scoprire in 30-40 minuti se ci sono metastasi nei linfonodi analizzando il linfonodo sentinella durante l’intervento di rimozione del carcinoma. Se il linfonodo sentinella è positivo si tolgono anche gli altri durante lo stesso intervento, in questo modo si risparmia alla paziente una nuova operazione”. Un metodo già in uso nella stragrande maggioranza degli ospedali italiani ed europei, “per questo abbiamo creato il database – ha spiegato il chirurgo – Con 20mila storie cliniche potremo estrapolare informazioni significative”.
Durante il convegno si è parlato anche della radioterapia intraoperatoria efficace quando il tumore è piccolo. L’irraggiamento avviene durante l’unico intervento e non in svariate sedute successive. In questo modo le pazienti riducono il tempo in ospedale allo stretto necessario, meno costi e meno liste d’attesa. Simile se non uguale alla “cura del tumore al seno in 12 ore” annunciata qualche giorno fa all’istituto oncologico europeo diretto da Umberto Veronesi. Candidate alla chirurgia giornaliera e alla radioterapia intraoperatoria le donne con un tumore inferiore al centimetro.