Come risvegliare i geni addormentati
Un passo in avanti nella ricerca biomolecolare segnato da ricercatori italiani.
Il tumore addormenta i geni anti-cancro. Alcuni scienziati italiani al Fox Chases Cancer Center di Philadelphia (Usa) hanno scoperto un meccanismo utilizzato dalle cellule per ria-attivare questi geni resi silenti dalla malattia. È un processo fondamentale per prevenire lo sviluppo del cancro e lascia intravedere la possibilità di nuove terapie mirate. I risultati sono stati pubblicati online sulla rivista “Cell”del 30 giugno
Il processo studiato da Alfonso Bellacosa e dai suoi colleghi è chiamato “metilazione”, la cellula contrassegna con una “etichetta” chimica i geni disattivati. “È un processo di grande interesse per gli scienziati – ha spiegato Bellacosa – la metilazione è una parte fondamentale della normale regolazione dei geni. Quando la metilazione “spegne” i geni che normalmente sopprimono i tumori, la conseguenza è appunto il cancro”.
Per anni scienziati in tutto il mondo hanno indagato su come la cellula agisce sui geni per spegnerli, ma il processo di demetilazione era meno chiaro.
Il team di Bellacosa ha anche scoperto che nella demetilazione è coinvolta la proteina Tdg, (contribuisce a riparare il Dna).
Ha spiegato il ricercatore: “La Tdg ha bisogno di una seconda proteina per demetilare il Dna. In futuro sarà possibile mettere a punto terapie che indirizzino il processo della demetilazione su geni specifici, per esempio per attivare i geni anti-cancro resi silenti. Dal momento che ora sappiamo che ci sono proteine che influenzano attivamente la demetilazione, allora possiamo immaginare un nuovo tipo di terapia del cancro che demetili geni specifici. Avremmo un tipo più preciso e più mirato di chemioterapia”.
La cosa straordinaria, spiega Bellacosa, è la scoperta che la cellula utilizza strumenti che normalmente riparano il Dna per uno scopo ben diverso: la riattivazione di geni silenziati mediate la demetilazione. «È un concetto totalmente nuovo: la riparazione del Dna ha questa funzione aggiuntiva inaspettata”.
Bellacosa avverte, tuttavia, che gli scienziati non hanno ancora sviluppato una terapia per la riattivazione di geni specifici silenziati, così i benefici di questa scoperta sono ancora lontani.
“Si tratta di uno studio dei meccanismi fondamentali attraverso i quali i geni sono attivati o disattivati – dice lo scienziato – Ci vorrano ancora anni per arrivare alla piena applicazione di questa nuova scoperta ai fini di una chemioterapia mirata. Ma ci arriveremo”.
Gli allievi di Bellacosa che hanno partecipato allo studio sono Salvatore Cortellino, Mara Sannai, Elena Caretti, Antonio Cigliano e Maria Rosaria Bassi.