Uno sportello di psicologia all’ospedale San Paolo di Milano. Riservato alle donne operate di tumore, di qualsiasi città e ospedale. È gratuito. Basta prenotarsi con una mail o una telefonata ( in allegato la locandina ). Il nuovo servizio non sarà limitato a chi ha affrontato un intervento al seno, “ma anche a chi è stata operata all’utero, alle ovaie, alla gola o sta trattando una malattia del sangue – ci spiega Rosalba Lamberti, la psicologa che condurrà le sedute – Dove c’è una ferita del corpo, visibile e, pertanto condizionante, o vissuta come tale. L’intento è proprio quello di aiutare le donne a ritrovarsi e a ripartire da sè”.

C’è un valore nella femminilità, nella propria identità. “È importante accogliere il disagio di chi sta vedendo la propria immagine cambiare, talvolta le pazienti ci riferiscono che non si sentono più attraenti, che perdono il desiderio sessuale. Vuoi per i capelli che si diradano, vuoi per la pelle, che, sotto l’effetto delle cure, presenta inestetismi, vuoi per la menopausa anticipata o per il decolletè che non è più quello di prima”.

I gruppi sono formati da otto, dieci persone, più lo psicologo e un truccatore bravo a camuffare cicatrici. “Ci si confronta sulle esperienze, si ragiona insieme, si prova a comprendersi – riferisce Lamberti – Il corpo è il nostro biglietto di ingresso nel mondo, noi siamo qui per accogliere il disagio e aiutare ad elaborare, a trovare margini di cambiamento”.

Già il cambiamento. All’epoca della mia testa pelata, la mia cara amica Alessandra, psicologa anche lei, mi suggerì di “cavalcare la tigre”, di accorciare i capelli in anticipo e “osare” tagli e parrucche corti. Scoprii presto che non fu quello il problema per me, non salutai nemmeno la ricrescita della chioma con brindisi beneaugurali.

Insomma, è vero che il dramma – lo stesso che può essere condiviso – ha mille facce, come ognuna di noi. E che l’invito ad “andare oltre”, a superare il nostro orizzonte e, dunque, a crescere e migliorarsi, è il miglior augurio che si possa fare a chi è alle prese con il cancro.

Perchè accettare di ingrassare di venti chili in sei mesi, come effetto delle terapie? Oltrepassiamo le colonne d’Ercole ( piazzate bene in vista davanti a noi), c’è senz’altro qualcuno – un immunologo, un naturopata, un fisiologo – che saprà risolvere il problema alla radice e spiegarci il perchè dell’accumulo anomalo di grasso. Occorre cercarlo, però. Riprendendoci in mano noi stesse. E ancora: perchè farsi andar bene la dipendenza da psicofarmaci per uscire da quella della depressione? Possibile che non esista “altro” in grado di ridarci la serenità? Magari, come insegna l’oncologo Paolo Lissoni, si può cominciare col “restituire al corpo le sostanze da esso naturalmente prodotte che il tumore inibisce…”

Sono contenta che proprio il “mio” ospedale stia raccogliendo il grido post ferita di tante donne. E lo faccia con un servizio rivolto all’intera persona e non a un pezzo del corpo. Sembrerebbe un abbraccio.

Per informazioni e prenotazioni contattare la dottoressa Rosalba Lamberti al numero 02-5032.3129 il lunedì e il mercoledì dalle 9.30 alle 15.30 oppure scrivere a rosalba.lamberti@unimi.it Cliccate qui.

 

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