Giovanni Rezza, responsabile malattie infettive dell’iss, Istituto superiore di sanità, risponde ad alcune domande sul vaccino Fluad ritirato in questi giorni.

Che tipo di controlli avete fatto sui lotti ritirati?  

“Abbiamo escluso infezioni batteriche. I lotti non erano contaminati.  E poi abbiamo controllato le caratteristiche fisiche dell’antigene, tutto nella norma”.

Che tipo di controlli avevate fatto prima di distribuire i vaccini?

“Gli stessi, a campione”.

All’estero è morto qualcuno dopo il Fluad?

“No. I servizi di farmacovigilanza lo avrebbero segnalato”.

Ma il numero dei lotti ritirati (143301 e 142701) si riferisce solo a confezioni italiane?

“Supponiamo di sì. Due lotti comprendono più o meno 500mila dosi”.

Se  i vaccini hanno superato i controlli come vi spiegate queste morti?

“Le primi due-tre sono avvenute per caso, le altre sono una conseguenza dell’ allarme”.

Ossia?

“Quanta gente muore ogni giorno dagli 80 anni in su? Più di 20 persone…”

Ed è un caso che queste 20 abbiano fatto il vaccino…

“Esatto”.

Conferma che sono 8.000 i decessi all’anno dovuti a complicazioni da influenza?

“è un dato Istat: la stima dei morti di malattie cardiorespiratorie nel periodo dell’influenza”.

Allora, nel conto, ci sono anche i malati di cuore che non hanno preso l’influenza.

“Esatto”

E, nel conto, ci sono anche le persone che si sono vaccinate ma sono morte d’infarto.

“Esatto”.

Luca Pani di Aifa si è vaccinato due volte.

“Ah sì? Quando?

“In televisione la seconda. Corre qualche pericolo?”

“No. È grande e grosso”.

Preferisce dire che un vaccino è sicuro o che, come ogni farmaco, comporta effetti collaterali?

“Preferisco dire che può avere effetti collaterali, spesso lievi.”

Lei si vaccina?

“Sì, ho 60 anni, è mia abitudine da qualche anno. Non voglio rinunciare a giornate di lavoro o a prendere un aereo perché sto male”.

 

 

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