Ciao Flora e perdonaci, se puoi
…l’ultima volta che ci siamo viste avevi i tacchi alti e a camminare ti veniva il fiatone. Il male, quello sì, stava riprendendo fiato, ma non volevi parlare di te. C’era da fare un’intervista importante. Da raccontare che il piccolo Giovanni era riuscito a fermare il suo retinoblastoma con Metodo Di Bella. E tu coordinavi il gruppo che sosteneva la mamma del bimbo, trasferta in treno da Bologna a Milano. Cliccate qui.
Flora (Nardelli), ti conoscevano in tanti. Eri stata più volte in televisione a parlare della tua malattia. Un mieloma multiplo diagnosticato nel Duemila, “tanta sofferenza e tante lastre”, poi le chemio, inutili, e l’autotrapianto. E di nuovo quei linfonodi gonfi e doloranti, più una macchia ai polmoni, a impedirti i movimenti. Fino al giorno in cui decidesti di provare Metodo Di Bella. Da lì la rinascita.
Ma non fu per la guarigione che il tuo caso suscitò l’interesse della stampa. La scuola del pensiero unico, la stessa che racconta al malato che “non si può sapere se uno guarisce se non c’è prima uno studio”, impedisce anche di parlare di “terapie non validate”. Non saresti mai finita sulle tivù locali se lo Stato non ti avesse chiesto indietro 113mila euro, la somma che ti era servita, in diversi anni, a comprare i farmaci del Metodo Di Bella. Perchè un giudice di primo grado aveva invece deciso che il diritto a curarti lo avresti dovuto avere. L’appello, poi, ribaltò tutto. Come successe a Barbara Bartorelli, cliccate qui.
A risentire le tue parole, oggi, mi accorgo di quanto fossero profetiche. “Quando ci scopriamo ammalati, siamo tutti ignoranti. E cavie”. Oppure: “Se non ci sono i soldi, si muore”. Avevi già racchiuso la tua storia il giorno dell’appello, nel marzo di tre anni fa. Perchè alla fine sono stati proprio i soldi, sporchi e maledetti, a non bastarti più. Perchè il Metodo Di Bella, se uno lo vuole, se lo deve pagare. E pazienza se non si hanno alternative (“avevo già fatto protocolli ufficiali, cosa avrei dovuto fare”?), la cura che ti sei scelta, Flora, l’unica che ti ha fatto stare bene dal 2006, è stata bocciata nel 1998, “dunque” non può funzionare.
Ciao Flora, fa’ buon viaggio e perdonaci, se puoi…