Prima il vaccino, poi la simulazione, quindi 400 casi in 20 Paesi, le coincidenze sul vaiolo delle scimmie
Il primo vaccino per prevenire il vaiolo delle scimmie (monkeypox) è stato approvato dalla FDA nel settembre 2019. Si chiama Jynneos, contiene virus Vaccinia vivo indebolito. Cliccate qui. Per la FDA funziona anche contro il vaiolo (smallpox) eradicato dagli USA nel 1980.
Sì, il vaiolo è una malattia scomparsa ma è evocata periodicamente come sinonimo di “arma biologica” di possibile “uso terroristico”.
Nella nota di approvazione del vaccino, Peter Marks, MD, Ph.D., direttore del Center for Biologics Evaluation and Research della FDA dichiara:
“Pertanto, sebbene la malattia del vaiolo naturale non sia più una minaccia globale, il rilascio intenzionale di questo virus altamente contagioso potrebbe avere un effetto devastante. L’approvazione odierna riflette l’impegno del governo degli Stati Uniti per la preparazione attraverso il supporto per lo sviluppo di vaccini, terapie e altre contromisure mediche sicure ed efficaci”.
Ci si chiede: perché mai un virus debba essere rilasciato intenzionalmente? Forse è già accaduto? O forse si pensa a una guerra?
La nota prosegue:
“Questo vaccino fa anche parte della Strategic National Stockpile (SNS), la più grande fornitura della nazione di prodotti farmaceutici e forniture mediche potenzialmente salvavita da utilizzare in un’emergenza di salute pubblica abbastanza grave da causare l’esaurimento delle scorte locali. La disponibilità di questo vaccino nel SNS contribuirà a garantire che il vaccino sia accessibile negli Stati Uniti, se necessario”.
La simulazione immaginaria fatta a tavolino
Nel marzo 2021 – il mondo era ancora alle prese con il Covid – la NTI (Nuclear Threat Initiative, organizzazione senza scopo di lucro fondata nel 2001 negli USA dall’ex senatore Sam Nunn e dal filantropo Ted Turner) ha immaginato il seguente scenario: una pandemia globale mortale provocata da un ceppo insolito di virus del vaiolo delle scimmie, emerso per la prima volta nella nazione fantastica di Brinia e diffusosi in tutto il mondo in 18 mesi. Trattasi di un virus letale che fa ammalare più di tre miliardi di persone e ne uccide 270 milioni. Cliccate qui.
La data di inizio immaginaria della pandemia di vaiolo delle scimmie in questo esercizio era il 15 maggio 2022. Il primo caso europeo di vaiolo delle scimmie è stato identificato il 7 maggio 2022. Il sito Children’s Health Defense riferisce che alla simulazione hanno partecipato la Fondazione Gates, l’Oms e dirigenti di case farmaceutiche. Qui.
Andiamo avanti
Il 6 aprile 2021 la FDA ha approvato il primo antivirale contro il vaiolo, il Tembexa (brincidofovir). E anche in questa nota di approvazione si intravede lo spettro dell’arma biologica: “Sebbene il vaiolo naturale non esista più, le preoccupazioni sui potenziali usi del virus variola come arma biologica hanno reso lo sviluppo di farmaci contro il vaiolo una componente importante della risposta alle contromisure mediche statunitensi”.
Attenzione: il Tembexa non è un farmaco innocuo, durante la sperimentazione di 24 settimane ha provocato morti in più rispetto al gruppo di controllo con placebo ed è cancerogeno. Qui.
Ps. Il vaiolo che non esiste più da decenni (smallpox) si trasmetteva anche con le goccioline di saliva oltre che attraverso contatti stretti e ferite infette; quello di scimmia ha una trasmissibilità diversa ma c’è ancora molta confusione a riguardo.
Conclusioni
Stando a una prima lettura (coincidenze concatenate le une alle altre da farci pensare già alle catene) non c’è da essere ottimisti, tuttavia, non sapendo quello che accadrà non mettiamoci in gabbia da soli, imprigionandoci con nuove paure.
Secondo Natura
Colgo l’occasione per presentarvi la mia nuova rubrica de il giornale.it, Secondo Natura, dedicata al benessere e alla prevenzione. Seguitemi anche lì, parleremo di ciò che ci fa stare bene.