Via dalle banche verso FAMGA
La normativa PSD2 ha aperto delle nuove frontiere nel panorama del sistema bancario europeo. Per prima cosa vale la pena di capire di che cosa si tratta. L’Europa ha di fatto introdotto un concetto che in altri mercati era già penetrato, ovvero la possibilità per società di provenienza extra finanziaria di operare presso la clientela Retail (i risparmiatori) offrendo servizi tipicamente bancari. Non si tratta di una mera intermediazione come quella offerta da motori di ricerca che permettono di trovare ad esempio il mutuo più conveniente o adatto alle proprie esigenze, ma della possibilità vera e propria di raccogliere denaro, gestire il risparmio, proporre prodotti finanziari (es. azioni, fondi di investimento), prestare dei capitali. Insomma gran parte delle operazioni svolte normalmente dalle banche per come le conosciamo. Per fare questo è condizione necessaria e sufficiente nel mercato Europeo quella di ottenere una licenza ad operare. Alcune delle più importanti società che operano in rete, come ad esempio Facebook, hanno già ottenuto questa autorizzazione e si stanno preparando a sbarcare sul mercato.
Per questo motivo al recente Salone del Risparmio svoltosi a Milano a metà aprile, ho presentato svolta per conto di Assogestioni una ricerca dal titolo “Distribuzione di prodotti finanziari. Le 5 sorelle di Internet potranno conquistare la fiducia dei risparmiatori europei?” (sono quindi in conflitto di interesse a parlarne, ma mi sembra interessante farlo). Le 5 Sorelle, che spesso vengono raggruppate nell’acronimo FAMGA (Facebook, Apple, Microsoft, Google e Amazon), dimostrano di avere un appeal verso i risparmiatori europei (l’indagine ha previsto 5.000 interviste in Italia, Germania, Francia, Spagna e UK, tra risparmiatori di età compresa tra i 18 e 54 anni) che al netto di alcune differenze generazionali accettano l’idea di abbandonare la “banca tradizionalmente intesa” per rivolgersi ad un player di questo settore: 36% del campione europeo e il 44% presso quello italiano (che assieme agli spagnoli sono i più propensi). Negli Stati Uniti, ove peraltro queste società hanno sede, l’accettazione è più pronunciata (vedi grafico), almeno a livello teorico, anche grazie ad alcuni servizi già in essere (Amazon ad esempio finanzia le PMI già da alcuni anni).
E tu affideresti i tuoi risparmi a uno di questi colossi della Rete?