Recentemente durante un’intervista Carlo Cottarelli ha espresso in modo molto chiaro un concetto che volenti o nolenti riguarda tutti noi. Si tratta del fatto che sebbene una persona possa aver versato i contributi necessari per andare in pensione, se non ha procreato, ovvero messo al mondo almeno un figlio, ma nel caso di una coppia almeno due figli, non ha reso un grande servizio al sistema per come è impostato. Perchè per poter pagare le pensioni di domani avremo bisogno dei contributi delle persone che lavoreranno quel dì. Il che non è banale. Soprattutto se lo mettiamo assieme al dato che ha presentato il presidente dell’ISTAT in questi giorni, ovvero quello delle nascite: “nel 2020, l’anno orribile della pandemia, si è arrivati a 404mila, e secondo le mie valutazioni il 2021 si chiuderà entro un range 385-395mila nascite”.

Il corollario a queste cifre è che, sempre nelle parole di Gian Carlo Blangiardo “con il passare del tempo la popolazione perde la sua fisionomia iniziale: stante l’aspettativa di vita alla nascita di circa 80 anni, 400mila nascite sono compatibili con una popolazione che nel lungo periodo si ferma a poco più di 30 milioni, non di 59 come è adesso”. Dando per buone (e io mi sento di sottoscriverle) queste premesse, si comprende come sia sempre più attuale per la politica e il Governo attuale e quelli futuri, riuscire ad inquadrare questo tema in modo “corretto” dal punto di vista numerico. Le strade possono essere molte e probabilmente nessuna è efficace se proposta da sola, ma la riforma fiscale (e non solo quella a livello italiano, ma anche europeo), l’organizzazione del mondo del lavoro dal punto di vista contrattuale e salariale, le politiche di sostegno alla natalità e alla famiglia, il tema della immigrazione/emigrazione/migrazione che non si ferma al bollettino degli sbarchi, ma abbraccia tutte le politiche connesse al tema, forse non basteranno comunque. È un passaggio che riguarda anche la fiducia nel futuro. E al momento sembriamo essere fin troppo invasi dal presente per alzare la testa e progettare tutto questo.

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