In Italia vale più la parola di un criminale che quella di un appartenente alle Forze Dell’Ordine, che amarezza
Anche questa volta fango contro l’Arma dei Carabinieri perché a mio modesto avviso questa è la verità. Ancora una volta si crede ad una persona che ha aggradito una donna e che ha posto successivamente resistenza a due carabinieri che lo hanno tratto in arresto, al posto che credere alla parola di due pubblici ufficiali. Avrebbero malmenato un uomo durante l’arresto, almeno secondo la pesante accusa mossa nei confronti di due Carabinieri, al momento sospesi dal servizio. Una storia delicata sulla quale ci sono ancora molti punti oscuri da chiarire prima di gridare al solito scandalo e abusi di potere vari imputabili alle forze dell’ordine. I fatti risalgono al periodo poco prima di Natale, nell’abituale e a tratti durissimo servizio sulle strade del territorio di prevenzione e pattugliamento una gazzella del Nucleo Radiomobile viene inviata sul luogo di una presunta rapina-aggressione. Il fatto viene raccontato ed è da qua che io prendo spunto un quotidiano nazione Il Giorno che così racconta l’episodio incriminato “C’è una donna che è stata appena aggredita da un nordafricano, che le ha strappato la borsetta facendola finire a terra. I carabinieri riescono a bloccare il malvivente, che però reagisce con violenza. Ne nasce una colluttazione, ma alla fine il nordafricano viene ammanettato condotto portato in caserma e successivamente in carcere. Deve però essere successo qualcosa di poco chiaro durante l’arresto e il trasferimento in carcere. Il tunisino in carcere arriva ferito. Quanto non lo sappiamo. L’episodio viene però segnalato all’autorità giudiziaria. Il caso arriva in Procura. Che analizzato da un PM ravvisa gli elementi per procedere nei confronti dei due militari autori dell’arresto. Per cosa? Anche qui non è chiaro. Forse i due carabinieri vengono indagati per lesioni e quindi verosimilmente le ferite riportate dal tunisino sono state considerate sufficientemente serie, più di quelle giustificabili nel caso di un arresto particolarmente difficile arrivato al seguito di una colluttazione. Potrebbero subentrare anche altri elementi: forse un’accusa per abuso di ufficio, legata a quanto scritto nella relazione di servizio a proposito dell’episodio dai due militari. La decisione del magistrato, in attesa dell’esito del procedimento penale nei confronti dei due militari, è comunque particolarmente pesante: interdizione dai pubblici uffici per un anno. L’Arma dei carabinieri naturalmente a questo punto non può far altro che sospendere i due militari.E così risulterebbe infatti dalla fine dello scorso mese di febbraio. Quantomeno sino a quando non sarà stata fatta luce sulla vicenda in un’aula di Tribunale.” Ma nel frattempo i due militari non stanno percependo lo stipendio e una domanda sorge spontanea: come faranno a mantenere le
Loro famiglie? E se qualora alla fine del Processo che mi auguro ci sarà velocemente ne uscissero assolti? Cosa succederà? Ve lo dico io cosa succederà: Che i due militari verranno riabilitati al sevizio riceveranno forse se va bene una pacca sulla spalla e nulla di più. Ma l’enorme danno che tutto questo gli sta causando nessuno mai gli potrà restituire. Mesi e mesi di preoccupazioni che li disturberanno anche psicologicamente e questo avverà sia per loro che per le loro famiglie, il danno economico che avranno da tutto questo casino, spese legali e tutto quello che ne consegue e che a nessuno frega nulla. Tutto questo per che cosa? Perché una persona del nordafricana che presumibilmente come scrive Il Giorno ha aggradito un donna, successivamente pone resistenza aggredendo due carabinieri ha riportato delle ferite o contusioni le quali hanno fatto scattare l’apertura di un fascicolo in procura contro i due carabinieri intervenuti. Io non dico che non si debba indagare per verificare cosa sia realmente successo. Non dico che le forze dell’ordine abbiamo sempre ragione e non voglio difenderle a prescindere ma da cittadino onesto dico semplicemente che io ad esempio non vado in giro a picchiare le donne e qualora venissi fermato dalle forze dell’ordine non mi verrebbe mai in mente di reagire contro di loro in maniera aggressiva arrivando addirittura a picchiarle. Per cui peno che sia totalmente sbagliato in questi casi sospendere prima di accertare la verità gli operanti dell’arresto mettendo loro e le loro famiglie in una situazione di difficoltà economica e psicologica perché se poi come sono quasi sicuri che andrà a finire questa storia e cioè che i due carabinieri verranno assolti chi risarcirà questi due servitori dello Stato. www.andreapasinitrezzano.com www.IlGiornale.it www.AndreaPasiniTrezzanoSulNaviglio.com