La delusione di uno Stato sconfitto da un Rave Party illegale
Siamo veramente alla follia. Un rave party che va avanti da una settimana, tra le proteste di sindaci, assessori, virologi e le lamentele degli operatori delle Forze dell’Ordine.
E di fronte a tutto questo, il ministro degli Interni ha scelto di usare la linea morbida, anzi direi morbidissima. Ha scelto di aspettare che questi mascalzoni se ne andassero via da soli. E così, nel bel mezzo della pandemia, nei pressi del lago di Mezzano nel viterbese, al confine tra il Lazio e la Toscana migliaia di giovani provenienti da tutta Europa hanno continuato a ballare indisturbati, ad abusare di sostanze stupefacenti, e di alcol fino ad arrivare persino alla tragedia. Un ragazzo di soli 24 anni ha perso la vita proprio lì, in quel rave dell’illegalità. Il suo nome è Gianluca Santiago. Il giovane si era immerso nelle acque del lago e, stando alle prime ricostruzioni, si pensa sia stato colto da un malore. Altri cinque ragazzi, nel frattempo, sono stati portati in ospedale a causa degli abusi di alcol e probabilmente perché hanno assunto anche sostanze stupefacenti.
Ma per il Ministro dell’Interno, un contesto del genere è tutto sommato probabilmente accettabile. Pazienza se i partecipanti (molti dei quali minorenni) stavano infrangendo la legge, non rispettano le norme anti-Covid, rifiutano di sgomberare l’area nonostante gli inviti insistenti degli agenti delle forze dell’ordine accorsi sul posto, stavano consumando liberamente alcool e droga e verosimilmente anche smerciando quest’ultimaUsare la forza non si può, «aspettiamo che l’evento si concluda». Non proprio lo stesso piglio mostrato, invece, quando c’è stato da accanirsi sui normali cittadini, quegli italiani che da mesi e mesi sono stati costretti a seguire tutte le regole anti Covid-19.
E bene, Ministro io capisco e posso anche condividere la sua scelta di temporeggiare per evitare feriti durante una procedura di sgombero così delicata che sarebbe sicuramente stata complicata e pericolosa perché avrebbe potuto sfociare in uno scontro anzi direi in una vera e propria guerriglia tra quei giovani e le forze dell’ordine, e che avrebbe provocato molti feriti se non peggio da ambo le parti. Una volta che lo spazio si è riempito di centinai di migliaia di persone era fondamentale proteggere, non solo i partecipanti ma anche e sopratutto le donne e gli uomini delle Forze dell’Ordine che si trovavano sempre in prima linea mettendo a repentaglio la loro incolumità, e di questo da cittadino li ringrazio di vero cuore perché rischiano tutti i giorni la loro vita per difendere la nostra e per difendere il valore della legalità, per cercare di arginare quel vero e proprio disastro sociale.
Ma a questo punto Ministro una domanda sorge spontanea: è possibile che nessuno e non posso pensarlo visto che conosco molto bene come funziona il sistema del Ministero dell’Interno l’abbia avvertita nei giorni precedenti che migliaia di persone stavano organizzando un rave party abusivo, tramite informative della Polizia di Stato o della nostra Intelligence. E che questo si sarebbe svolto nel nostro paese con migliaia di persone provenienti da tutta Europa? Queste persone si sono date appuntamento precisamente in quel luogo e scommetterei quello che vuole che in qualche modo lei o qualche suo collaboratori del gabinetto del ministro siate stati informati in anticipo di questa possibile e delicata situazioneOra, la domanda che credo interessi alla gran parte degli italiani è la seguente: è possibile che Lei o qualche funzionario dell’ufficio di sua giurisdizione, siate stati informati dell’organizzazione di questo raduno abusivo e non abbiate fatto nulla per bloccarlo in anticipo?
Se fosse successo qualcosa di simile, in un Paese normale la conseguenza più ovvia sarebbero le immediate dimissioni del Ministro e quelle dei suoi collaboratori. Oppure dobbiamo pensare che i funzionari della Polizia Di Stato o dell’Intelligence non siano mai stati a conoscenza dell’organizzazione questa manifestazione abusiva che ha raggiunto centinaia di migliaia di persone?
Se ne la Polzia di Stato e neppure l’intelligence si fossero rese conto di quello che stava per accadere, posso allora dire che sono seriamente preoccupato per la sicurezza del nostro Paese. Se il personale addetto alla pubblica sicurezza non è in grado di intercettare in anticipo un gruppo di giovani che arrivano da tutta Italia e da tutta Europa per fare festa in modo abusivo e illegale, chissà allora se qualche terrorista dovesse progettare un attentato nel nostro paese. Ci potremmo allora affidare solamente alla preghiera.
Ma siccome io conosco molto bene la professionalità con la quale lavorano le nostre Forze dell’Ordine e la nostra Intelligence, sono più che sicuro che Lei, signor ministro, o il suo ufficio di gabinetto siate stati avvisati di questa problematica in anticipo e che questa notizia sia stata presa probabilmente sottogamba da qualcuno, portando al disastro che abbiamo potuto vedere dinnanzi ai nostri occhi. Non possiamo più lasciare che i giorni trascorrano nella speranza che la cosa vada a scemare perché questo rave party, oltre ad aver causato purtroppo la morte un giovane che è la cosa che ci dispiace di più di tutto non sarebbe dovuto mai accadere e gli italiani vogliono capire come mai sia stato possibile accettare che una spazio privato occupato abusivamente si sia trasformato per giorni e giorni in un parco giochi d’illegalità. www.IlGiornale.it