Guerra Trump-Twitter
Toglietegli tutto ma non Twitter. Il più amato mezzo di comunicazione di Donald Trump, già da prima che diventasse presidente degli Stati Uniti. Quello che gli permette un dialogo costante e diretto con i suoi elettori e con il mondo intero, senza intermediazioni. Al “cinguettio” Trump si affida ogni giorno, più volte al giorno, per fare gli annunci più importanti, rispondere ai rivali politici o ai giornalisti che gli fanno le pulci (a suo dire propagando solo fake news). Ora però c’è un problema. Per la prima volta Twitter ha messo in dubbio la veridicità di una frase pubblicata da Trump. E lui non l’ha presa affatto bene.
Vediamo cosa è accaduto. Con due tweet il presidente è tornato a ribadire un concetto che aveva già espresso: il voto per posta causerà molte frodi. Ha parlato di “operazione sostanzialmente fraudolenta”. E in un altro tweet ha aggiunto: “Il governatore della California sta per inviare delle schede di voto a milioni di persone . Tutti coloro che vivono nello Stato. Poco importa come ci siano arrivati. Dopodiché dei professionisti della politica vanno loro a dire come devono votare. Tutta gente che non aveva neanche mai pensato che cosa votare”.
We made most Governors look very good, even great, by getting them the Ventilators, unlimited Testing, and supplies, all of which they should have had in their own stockpiles. So they look great, and I just keep rolling along, doing great things and getting Fake Lamestream News!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) May 26, 2020
Twitter ha reagito con veemenza: “Trump ha falsamente affermato che il voto per corrispondenza porta a ‘elezioni truccate’. Tuttavia i fact-checker dicono che non ci sono prove che il voto per posta sia collegato alla frode”. Il social network ha poi rivolto un invito a tutti gli utenti: “Verificate i fatti relativi alle votazioni per corrispondenza”. Ed ha pubblicato il link ad alcuni articoli: “Ecco i fatti sul voto per corrispondenza”. Le fonti citate, però, non sono molto amate da Trump, per usare un eufemismo. Il presidente si è infuriato ed ha risposto piccato. “Twitter sta interferendo nelle elezioni presidenziali del 2020. Stanno dicendo che la mia affermazione sul voto per posta, che porterà a una massiccia corruzione e frode, è errata, basandosi sul controllo dei fatti da parte di Cnn, Amazon, Washington Post. Twitter sta soffocando completamente la libertà di parola e io, come presidente, non permetterò che accada!”. Accuse pesantissime che sicuramente avranno degli strascichi.
.@Twitter is now interfering in the 2020 Presidential Election. They are saying my statement on Mail-In Ballots, which will lead to massive corruption and fraud, is incorrect, based on fact-checking by Fake News CNN and the Amazon Washington Post….
….Twitter is completely stifling FREE SPEECH, and I, as President, will not allow it to happen!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) May 26, 2020
Dopo alcune ore Trump torna sull’argomento e scrive, sempre su Twitter: “I repubblicani sentono che le piattaforme dei social media silenziano completamente le voci dei conservatori. Noi metteremo delle regole forti o li chiuderemo, prima che questo possa accadere”. E aggiunge: “Abbiamo visto quello che hanno tentato di fare, fallendo, nel 2016, non possiamo permettere che succeda una più sofisticata versione di questo di nuovo”. Poi l’avvertimento-richiesta: “Social Media, cambiate comportamento, ora!”.
Republicans feel that Social Media Platforms totally silence conservatives voices. We will strongly regulate, or close them down, before we can ever allow this to happen. We saw what they attempted to do, and failed, in 2016. We can’t let a more sophisticated version of that….
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) May 27, 2020
….happen again. Just like we can’t let large scale Mail-In Ballots take root in our Country. It would be a free for all on cheating, forgery and the theft of Ballots. Whoever cheated the most would win. Likewise, Social Media. Clean up your act, NOW!!!!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) May 27, 2020