Trump / LapresseToglietegli tutto ma non Twitter. Il più amato mezzo di comunicazione di Donald Trump, già da prima che diventasse presidente degli Stati Uniti. Quello che gli permette un dialogo costante e diretto con i suoi elettori e con il mondo intero, senza intermediazioni. Al “cinguettio” Trump si affida ogni giorno, più volte al giorno, per fare gli annunci più importanti, rispondere ai rivali politici o ai giornalisti che gli fanno le pulci (a suo dire propagando solo fake news). Ora però c’è un problema. Per la prima volta Twitter ha messo in dubbio la veridicità di una frase pubblicata da Trump. E lui non l’ha presa affatto bene.

Vediamo cosa è accaduto. Con due tweet il presidente è tornato a ribadire un concetto che aveva già espresso: il voto per posta causerà molte frodi. Ha parlato di “operazione sostanzialmente fraudolenta”. E in un altro tweet ha aggiunto: “Il governatore della California sta per inviare delle schede di voto a milioni di persone . Tutti coloro che vivono nello Stato. Poco importa come ci siano arrivati. Dopodiché dei professionisti della politica vanno loro a dire come devono votare. Tutta gente che non aveva neanche mai pensato che cosa votare”.

Twitter ha reagito con veemenza: “Trump ha falsamente affermato che il voto per corrispondenza porta a ‘elezioni truccate’. Tuttavia i fact-checker dicono che non ci sono prove che il voto per posta sia collegato alla frode”. Il social network ha poi rivolto un invito a tutti gli utenti: “Verificate i fatti relativi alle votazioni per corrispondenza”. Ed ha pubblicato il link ad alcuni articoli: “Ecco i fatti sul voto per corrispondenza”. Le fonti citate, però, non sono molto amate da Trump, per usare un eufemismo. Il presidente si è infuriato ed ha risposto piccato. “Twitter sta interferendo nelle elezioni presidenziali del 2020. Stanno dicendo che la mia affermazione sul voto per posta, che porterà a una massiccia corruzione e frode, è errata, basandosi sul controllo dei fatti da parte di Cnn, Amazon, Washington Post. Twitter sta soffocando completamente la libertà di parola e io, come presidente, non permetterò che accada!”. Accuse pesantissime che sicuramente avranno degli strascichi.

Dopo alcune ore Trump torna sull’argomento e scrive, sempre su Twitter: “I repubblicani sentono che le piattaforme dei social media silenziano completamente le voci dei conservatori. Noi metteremo delle regole forti o li chiuderemo, prima che questo possa accadere”. E aggiunge: “Abbiamo visto quello che hanno tentato di fare, fallendo, nel 2016, non possiamo permettere che succeda una più sofisticata versione di questo di nuovo”. Poi l’avvertimento-richiesta: “Social Media, cambiate comportamento, ora!”.

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