Il grande giorno è arrivato. I cittadini degli Stati Uniti decidono oggi, con il loro voto, da chi farsi guidare per i prossimi 4 anni. A dire il vero molti hanno già scelto (per posta o di persona): più di 97 milioni di cittadini, oltre due-terzi di quanti avevano votato nel 2016. Per conquistare la Casa Bianca non conta prendere più voti: il sistema elettorale, infatti, prevede che si debbano ottenere almeno 270 grandi elettori su un totale di 538 (numero che corrisponde alla somma dei 435 deputati, dei 100 senatori e dei 3 grandi elettori assegnati alla capitale Washington DC). Ogni stato assegna un numero diverso di grandi elettori e chi vince li conquista tutti (unica eccezione in Nebraska e Maine).  La notte elettorale è come un grande puzzle che si compone tessera dopo tessera, mostrando alla fine il volto del presidente.

Gli stati in bilico

C’è molta attesa di conoscere la scelta che faranno gli elettori in alcuni swing states, stati considerati in bilico tra democratici e repubblicani. Vediamo quali sono, tra parentesi i grandi elettori assegnati: Florida (29) Ohio (18), Georgia (16), Iowa (6), North Carolina (15), Pennsylvania (20). Sia Trump che Biden hanno speso grandi energie in Pennsylvania

Sondaggi

Sappiamo come andarono le cose nel 2016, pertanto il consiglio è di prendere con le molle i sondaggi. Quattro anni fa a decretare la vittoria di Trump furono alcuni stati tradizionalmente democratici che decisero di voltare pagina: Michigan (16), Wisconsin (10) e Pennsylvania (20). In ognuno di essi Hillary Clinton era data in vantaggio ma la vittoria fu di Trump. Ci sono anche delle incognite nel Sud: Arizona, Texas e Georgia. Stati solitamente schierati a destra ma i cambiamenti demografici degli ultimi anni potrebbero portare qualche novità.

Gli ultimi appelli

“Vinceremo, domani faremo la storia un’altra volta”. Così Donald Trump ha iniziato il suo discorso finale della campagna elettorale a Grand Rapids, in Michigan. Il presidente ha ringraziato i figli per il supporto durante la campagna presidenziale. Li nomina uno a uno e poi dice: “Non importa cosa accade domani, sono orgoglioso di voi”. Ringraziamenti anche al genero Jared Kushner per “il grande lavoro fatto in Medio Oriente”. Per contro Joe Biden su Twitter ha detto che “tutti sanno chi è Donald Trump. Mostriamo loro chi siamo. Scegliamo la speranza sulla paura. Unità sulla divisione. Scienza sulla finzione. E la verità sulle bugie”. “Se diamo a Donald Trump altri quattro anni alla Casa Bianca – ha aggiunto in un altro tweet – cambierà per sempre il carattere della nostra nazione. Non possiamo lasciare che accada”.

 

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