15Mag 13
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L’Irs (Internal Revenue Service – Agenzia delle Entrate degli Stati Uniti) ha effettuato controlli su diversi gruppi conservatori seguendo “criteri inappropriati”. Dice questo il rapporto del Treasury Inspector General, l’organizzazione federale che indaga su uno scandalo che ha messo in fortissimo imbarazzo la Casa Bianca. Secondo il rapporto, infatti, i controlli degli agenti del fisco si sono concentrati sugli stessi gruppi per oltre 18 mesi. E c’era un’attenione quasi maniacale nell’esaminare ogni associazione che avesse nella ragione sociale le parole “Tea Party”, “Patriots”, “9/13 Projects”, o che fossero fortemente critiche (nei loro documenti) nei confronti dell’amministrazione Obama. Tutte le pratiche […]
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13Mag 13
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Il Dipartimento di Giustizia Usa per due mesi ha registrato le telefonate dei giornalisti dell’agenzia Associated Press, archiviando le chiamate di lavoro in uscita e i numeri di telefono personali dei giornalisti delle sedi di New York, Hartford e Washington (non è ancora chiaro se siano state archiviate anche le chiamate in arrivo e la durata delle conversazioni). In tutto il governo americano è venuto in possesso delle registrazioni di più di 20 linee telefoniche assegnate ad Ap ed ai suoi giornalisti nel mese di aprile e maggio del 2012. Il numero esatto dei giornalisti intercettati non è noto, ma […]
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13Mag 13
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“È di enorme importanza per gli interessi degli Stati Uniti che il Regno Unito continui a far parte dell’Unione europea”: lo ha detto Barack Obama durante un faccia a faccia, alla Casa Bianca, con il premier britannico David Cameron. Ovviamente l’europeismo di Obama trae origine, per sua stessa ammissione, dalla convenienza americana. E’ un discorso di puro calcolo. Ma questo non deve (né può) stupire più di tanto. In Gran Bretagna, intanto, due ministri hanno affermato che se si tenesse oggi un referendum voterebbero per l’uscita di Londra dall’Unione. E Cameron che dice? Per prima cosa bacchetta i due ministri […]
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13Mag 13
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Obama esce allo scoperto e dice che sarebbe “oltraggioso” se gli ispettori del fisco (Irs) avessero effettivamente perseguitato con i loro controlli i gruppi della destra legati ai “Tea Party” (leggi la notizia). Se ciò sarà dimostrato – tuona il presidente – ne dovranno rispondere. Così Obama ha risposto per la prima volta ad una domanda sull’Irsgate, i controlli ordinati (a partire dal giungo 2011) agli ispettori dell’Irs sui rimborsi presentati dalle associazioni ultra conservatrici americane. Obama ha ricordato che l’Irs deve operare seguendo un principio di assoluta integrità e sarebbe oltraggioso se avessero agito in un maniera non neutrale […]
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12Mag 13
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Alla fine l’Irs (Internal Revenue Service, l’agenzia delle entrate americana) ha chiesto scusa, ammettendo di aver esagerato nei controlli fiscali effettuati nel 2012 sui Tea Party, l’ala più conservatrice e anti tasse della destra americana. Si è trattato, insomma, di un vero e proprio accanimento. E il sospetto che sia avvenuto per motivi politici è forte. Anche se l’Irs, ovviamente, nega: “Ci sono stati degli errori”, ha detto Lois Lerner, capo dell’agenzia, precisando che “non ci sono state indicazioni dall’alto, è stato solo l’eccessivo zelo di alcuni funzionari”. Il sospetto, però, resta. I repubblicani danno battaglia e parlano di violazione […]
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09Mag 13
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Gli americani si fidano più delle star di Hollywood di chi li governa. Il presidente Barack Obama, stando alla classifica delle cento persone ritenute più affidabili negli Stati Uniti, stilata dalla rivista Reader’s Digest, è al 65° posto. Prima di lui ci sono Tom Hanks (al primo posto), Sandra Bullock, Denzel Washington, Meryl Streep, Steven Spielberg e Clint Eastwood (13° posto). Meglio di Obama sua moglie Michelle: la First Lady si piazza al 19° posto. La finzione del cinema, dunque, prevale sulla (triste) realtà della politica. Il tema meriterebbe un approfondimento sociologico. L’inquilino della Casa Bianca paga la distanza tra […]
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06Mag 13
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Si chiama “Liberator” la prima pistola fabbricata negli Stati Uniti con una stampante in 3D. Ma la notizia vera è che funziona, spara. Il test è stato effettuato in un poligono a sud di Austin, in Texas. Prodotta dalla Defense Distribuited, un’azienda no-profit texana, è composta da 16 pezzi, quindici dei quali sono di plastica dura resistente al calore, creati da una stampante tridimensionale, e uno solo di ferro, il percussore, (in questo modo, avendo una componente metallica, l’arma può essere individuata dai metal detector come richiesto dalla legge). I pezzi sono modificabili: così si possono ottenere pistole di diverso […]
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06Mag 13
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L’America non smette di porsi interrogativi sulla strage di Boston. Ora l’attenzione si concentra sulla vedova di Tamerlan Tsarnaev, il più grande dei due fratelli ceceni. Il Washington Post prova a fare luce su Katherine Russell e si chiede: vittima o complice? Il giornale racconta la vita “normale” di una ragazza statunitense, notevolmente cambiata dopo l’incontro con il ragazzo di origini cecene, rimasto ucciso quattro giorni dopo l’attentato di Boston durante uno scontro a fuoco con gli agenti. La vita in famiglia, con i genitori e le due sorelle, e quella da moglie e madre, convertita all’islam. Una donna silenziosa, che […]
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04Mag 13
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La lobby delle armi negli Stati Uniti è molto forte. Eppure non abbassa la guardia, si sente minacciata da Washington. In ballo, com’è noto, c’è la volontà di Obama di varare una legislazione più restrittiva sul possesso delle armi (nel frattempo al Senato la bozza di riforma bipartisan è saltata). Ma gli ultimi episodi di cronaca (nel Kentucky un bimbo di 5 anni ha ucciso la sorellina di due con una fucile per bambini) non aiutano a distendere gli animi. “La nostra libertà resta in pericolo, siamo sott’attacco come mai prima”, ha detto Chris Cox (guarda il video), direttore esecutivo della […]
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03Mag 13
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Tamerlan e Dzhokhar Tsarnaev, i due fratelli ceceni responsabili della strage di Boston, avevano pianificato di compiere il loro attentato nella data più importante per gli Stati Uniti, il 4 luglio, giorno dell’Indipendenza. Come scrive il Washington Post i due avevano in mente far scoppiare le bombe in quel giorno di festa nazionale, lungo le sponde del Charles River, a Boston. Lo fa sapere Dzhokhar, il più giovane dei fratelli e l’unico che è sopravvissuto (l’altro, il maggiore, è rimasto ucciso in una sparatoria con la polizia). Perché dunque, se l’attacco era stato programmato per il 4 luglio, fu anticipato […]
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