New York, braccio di ferro poliziotti-De Blasio

Non si placano le polemiche tra Bill De Blasio e i poliziotti di New York, che lo accusano di aver preso le parti della minoranza afroamericana, schierandosi contro il “razzismo” degli agenti. Tensione che, in almeno due occasioni, è sfociata in un gesto di vera e propria sfida che gli uomini in divisa hanno rivolto al primo cittadino della Grande mela: quando questi parlava, commemorando alcuni agenti morti, loro si sono voltati dandogli le spalle. De Blasio e il commissario di polizia della città, Bill Bratto, hanno criticato il gesto. Il sindaco ha detto che l’azione condotta da “alcuni agenti” […]

  

Cuomo disse no alla Casa Bianca

Aveva il sogno di sfondare nel diamante che ipnotizza gli americani, il baseball. E stava per riuscirci. Da ragazzo Mario Cuomo (morto il primo gennaio 2015 nella sua abitazione di Manhattan) fu notato e scritturato da un osservatore dei Pittsburgh Pirates: giocò nella lega minore con i Brunswick ma nel suo futuro c’era scritto qualcosa di diverso dallo sport professionistico. Figlio di due italiani, era nato nel quartiere newyorchese di Queens nel 1932. Laureatosi in legge, iniziò a lavorare come avvocato. Quarantenne, divenne famoso nella Grande mela perché difese con successo gli interessi di alcuni residenti di Forest Hills, zona […]

  

Natale alle Hawaii e a Washington

Come ogni anno Obama ha scelto di trascorrere le feste di Natale nella terra dov’è nato, le isole Hawaii. Settemilasettecento km dalla Casa Bianca. La distanza giusta per staccare un po’, dedicarsi alla famiglia e pensare agli ultimi due anni di mandato, quelli da “anatra zoppa”, con entrambi i rami del Congresso contro, ma con un presidente deciso più che mai a dare battaglia sui temi che gli stanno a cuore (vedi immigrazione e, da ultimo, la distensione con Cuba). Ma torniamo alle feste. Un articolo pubblicato dall’Huffington Post indica sette buoni motivi per cui Obama sceglie le Hawaii: dalla […]

  

Castro a Obama: Cuba resta comunista

Niente di nuovo sotto il sole dell’Avana. Almeno per ora. Il leader cubano, Raul Castro, ringrazia Obama per il nuovo capitolo nei rapporti tra i due Paesi ma ribadisce che Cuba resterà comunista. Nel discorso di chiusura della sessione semestrale del parlamento, Castro sottolinea che l’isola non abbandonerà i suoi principi socialisti: “Come non abbiamo mai chiesto agli Usa di cambiare il suo sistema politico, chiediamo rispetto per il nostro”. Castro alterna il bastone e la carota: dichiarazioni concilianti ed altre combattive verso gli Stati Uniti e il resto del mondo. Sottolinea che il suo Paese intende accelerare la riforma […]

  

Cheney: “Waterboarding non è tortura. Rifarei tutto”

Quando era vicepresidente di Bush era considerato uno dei falchi della Casa Bianca, insieme a Rumsfeld e al neocon Wolfowitz. Oggi Dick Cheney conferma la sua fama e non indietreggia di un millimetro rispetto alla reazione avuta dagli Stati Uniti dopo gli attacchi dell’11 Settembre. Allora fu uno dei più entusiasti sostenitori del programma di interrogatori speciali condotti dalla Cia. E se l’era presa con Bush quando aveva ridimensionato quel programma nel secondo mandato della sua presidenza. Oggi, dopo la pubblicazione del rapporto della Commissione di Vigilanza sui servizi del Senato, Cheney torna a difendere la Cia e quindi anche […]

  

I neri d’America: ammazzano i nostri figli

Migliaia di persone hanno partecipato alla marcia per la parità dei diritti razziali che si è svolta sabato mattina a Washington. Tra i numerosi striscioni esposti si potevano leggere questi slogan: “Siamo tutti uguali”, “Basta violenza della polizia”. Altri erano più polemici nei confronti degli uomini in divisa:  “Chi proteggete?”, “Per chi lavorate?”. A mobilitare tutte queste persone i diversi casi in cui i poliziotti sono stati accusati di brutalità, specie nei confronti degli afroamericani. Le storie “incriminate” ovviamente non sono tutte uguali, ma hanno creato un clima di rabbia diffusa contro le forze dell’ordine, accusate di razzismo e di […]

  

Cia, tortura e vendetta

Sono venti i capi d’accusa che la Commissione di vigilanza sui servizi segreti del Senato Usa muove, nero su bianco, contro la Cia relativamente agli abusi compiuti nell’ambito del “Programma speciale di detenzione“, dal 2001 (dopo l’11 Settembre) al 2006. Vediamo di cosa si tratta: in primo luogo sarebbero state impiegate tecniche di interrogatorio “rafforzate” (mediante vere e proprie torture). Purtroppo, però, nonostante queste tecniche i prigionieri non avrebbero fornito informazioni utili. Questo “insuccesso” non è un dettaglio secondario, visto che la Cia ha sempre giustificato i metodi duri parlando di efficacia e necessità. Evidentemente, però, tanto efficaci non erano. […]

  

Polizia razzista? La svolta di Obama

Dopo il “caso Ferguson” e quello di New York, con due Grand Jury che hanno deciso di non incriminare i poliziotti rimasti coinvolti nella morte di due afroamericani (Michael Brown ed Eric Garner), l’America è una polveriera. La Casa Bianca ha reagito condannando le violenze, di ogni tipo, cercando al contempo di affrontare le tante (troppe) situazioni in cui la rabbia delle comunità nera era esplosa, nei sobborghi ma non solo, a seguito di decisioni a dir poco imbarazzanti, con le autorità che subito si erano schierate dalla parte degli agenti senza neanche imbastire un processo, nel corso del quale […]

  

Immigrati, la ricetta di Jeb Bush è di sinistra?

Al momento è uno dei più forti candidati che il partito repubblicano può gettare nella mischia per riprendersi la Casa Bianca. Tra poco sapremo se Jeb Bush deciderà di scendere in campo o meno. Intanto, mentre buona parte della destra americana ancora è sdegnata per la decisione di Obama di regolarizzare 5 milioni di clandestini (scavalcando il Congresso), si torna a parlare della politica di Jeb Bush in materia d’immigrazione. Il Foglio (25/11/2914) ripropone ampi stralci di un discorso fatto dall’ex governatore della Florida l’8 marzo 2013 alla Ronald Reagan Presidential Library. Ne emerge una ricetta sostanzialmente di sinistra: aprire […]

  

Telefonate spiate e maxi oleodotto: le ultime dagli Usa

Avanti con le intercettazioni telefoniche (praticamente senza limiti). Il freno che Barack Obama avrebbe voluto porre dopo lo scandalo Nsagate (Datagate), nato dalle rivelazione di Edward Snowden, è stato bocciato dal Senato Usa. La National Security Agency potrà continuare a spiare le telefonate senza speciali autorizzazioni collegate a indagini sul terrorismo. La legge, Usa Freedom Act, avrebbe vietato la raccolta di dati telefonici di milioni di americani che non sono sospettati di alcun crimine, obbligando l’agenzia a chiedere autorizzazione a una corte speciale ogni volta che intende analizzare le telefonate in casi di terrorismo e per ottenere le registrazioni dalle […]

  

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