Usa, Donald Trump ha il vento in poppa

“Non si tratta solo di me. Questo è un movimento”. Donald Trump lo ha detto alla Cnn, commentando il proprio successo nei sondaggi. Secondo il miliardario imprenditore tali risultati non devono sorprendere: “La gente è stanca di questi politici incompetenti di Washington che non riescono a fare nulla”. Trump va forte non solo a livello nazionale, ma anche nei singoli stati chiave (Iowa e New Hampshire) cruciali perché danno il via alle primarie. Secondo un nuovo rilevamento Nbc-Marist, Trump è in testa per il campo repubblicano in New Hampshire con il 21% dei consensi. A seguire Jeb Bush al 14% […]

  

Usa 2016: non toccate i veterani di guerra

Sembrerà strano ma nel nervoso dibattito politico americano si polemizza anche sul Vietnam. Ad accendere le polveri è stato Donald Trump, sparando ad alzo zero contro il senatore John McCain, candidato alla Casa Bianca per i repubblicani nel 2008, veterano di guerra e prigioniero per quasi sei anni in Vietnam. Trump ha usato parole di fuoco contro di lui: “E’ diventato un eroe solo perchè è stato fatto prigioniero. A me piacciono le persone che non si fanno prendere”. Subito si è accesa la polemica, con molti candidati del Gop che hanno preso le distanze dal miliardario. Rick Perry è […]

  

Il governatore anti sindacati vuole la Casa Bianca

C’è anche il governatore del Wisconsin, Scott Walker, tra i candidati in corsa per le primarie repubblicane in vista delle presidenziali. Si sapeva già ma l’annuncio ufficiale è arrivato oggi. La schiera di candidati del Grand Old Party tocca quota quindici. “Sono dentro. Mi candido alla presidenza perché gli americani meritano un leader che combatta e vinca per loro“, ha detto in un video il governatore poco prima il lancio della sua campagna in un evento a Waukesha, poco fuori Milwaukee (Wisconsin). Quarantasette anni, Walker è molto apprezzato dall’ala più conservatrice dei repubblicani: in passato si è impegnato in un durissimo […]

  

Amicizia Italia-Usa, Filippo Mazzei e il 4 luglio

Il 4 luglio scorso a Pisa si è festeggiata la Dichiarazione d’Indipendenza americana con un interessante talk show organizzato dal Circolo culturale Filippo Mazzei, che si ispira al grande illuminista toscano amico dei primi cinque presidenti degli Stati Uniti: George Washington, John Adams, James Madison, James Monroe e soprattutto Thomas Jefferson. All’incontro, tenutosi nella bella cornice dei Giardini della Pisaniana (“Indipendence Day da Mazzei ad oggi quali Usa?”), hanno preso parte Barbara Contini, presidente della Fondazione Italia-Usa, Dario Fabbri, giornalista di Limes ed esperto di politica internazionale, Filippo Nogarin (sindaco di Livorno), Massimo Balzi (presidente Circolo Mazzei). Ho avuto il […]

  

Cuba, Marco Rubio bacchetta Obama

Il senatore della Florida Marco Rubio è preso di mira dal New York Times, che lo accusa di non essere riuscito a fare breccia tra i cubani, nonostante le sue origini. Lui ha reagito piccato: “Il mio obiettivo – ha twittato – è una Cuba libera. Togliere l’embargo senza riforme significative finirà solo per rafforzare il regime di Castro”. Una stoccata che non è rivolta tanto al quotidiano della Grande mela quanto alla Casa Bianca, per il disgelo diplomatico lanciato da Barack Obama, con l’imminente riapertura delle ambasciate (all’Avana e a Washington) annunciata nei giorni scorsi. Rubio replica anche a […]

  

Immigrati, colpi bassi tra i Repubblicani

La sparata contro gli immigrati messicani, definiti “trafficanti di droga e stupratori”, è costata cara a Donald Trump, con contratti saltati e aziende che lo hanno scaricato. Ma continua a fare notizia, dividendo il campo repubblicano. Ted Cruz, senatore del Texas, spezza una lancia a favore di Trump, riconoscendogli il merito di aver portato la questione dell’immigrazione illegale al centro del dibattito. “Ha una maniera colorita di esprimersi – ha detto Cruz – non mi appartiene, ma non verrò trascinato nella trappola mediatica di scagliarmi contro gli altri repubblicani”. Di tutt’altro avviso è Jeb Bush, la cui moglie Columba è […]

  

Usa 2016, Christie apre la corsa

Siamo arrivati a 14. L’ultimo, il quattordicesimo candidato in corsa per le primarie del Partito repubblicano è Chris Christie: “Ho deciso di correre per la presidenza degli Stati Uniti”, ha detto il governatore del New Jersey ai suoi sostenitori nel corso di una conference call, prima di dare l’annuncio ufficiale. Christie ha già uno slogan: “Telling it like it is” (dire le cose come stanno). Ripeterà questa frase all’infinito, cercando di dare di sé un’immagine di concretezza, senza troppi fronzoli e voli pindarici. “Abbiamo bisogno di un governo a Washington che ricordi che sta lavorando per i cittadini, e non […]

  

Un indiano per la Casa Bianca

Un altro candidato repubblicano scende in campo tra i Repubblicani. Si tratta di Bobby Jindal, 44 anni, governatore della Louisiana. L’annuncio l’ha dato lui stesso attraverso un video diffuso su Facebook. Considerato un astro nascente del Gop, l’Obama in “salsa indiana” (i suoi genitori emigrarono negli Usa dal Punjab), può vantare un cv di primissimo piano: laureatosi a soli 20 anni in Biologia, l’anno dopo risulta uno dei primi studenti di tutti gli Usa. A 24 anni ottiene un’altra laurea, in Scienze politiche a Oxford, con indirizzo sanitario. Lasciata l’università inizia a lavorare come consulente della multinazionale McKinsey & Company. […]

  

Mea culpa di Obama: non sono riuscito a unire

Il Washington Post analizza lo stato d’animo di Barack Obama, molto cupo dopo la strage di Charleston, dove un ragazzo ha ucciso ben 9 afroamericani. Il presidente si rammarica di non essere stato la figura unificante e di trasformazione che avrebbe sperato di essere, a partire dalle questioni razziali e dalle armi. Insomma, Obama si è accorto che è difficile passare dalle parole (e dai sogni) ai fatti e che governare un Paese non è per nulla semplice. Ammissione di colpa o semplice rammarico di un uomo che, all’improvviso, si riscopre normale e, proprio per questo, fragile ed estremamente piccolo, […]

  

Charleston, la bandiera sudista imbarazza la destra

Nessuno si sarebbe mai aspettato che la bandiera dei sudisti americani entrasse nel dibattito politico in vista delle presidenziali del 2016. La guerra civile americana (o guerra di secessione),  combattuta dal 1861 al 1865, costò la vita a oltre 600mila persone tra nordisti e sudisti. Lo scontro avvenne per ragioni ideologiche e politiche (l’abolizione della schiavitù) ma anche a causa delle profonde differenze economiche, sociali e politiche fra Nord e Sud. Ma perché si è tornati a parlare della Guerra civile non per ragioni storiche ma politiche? Tutto per una questione di simboli. Dopo la strage di Charleston, con il […]

  

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