Un altro Bush alla Casa Bianca? La mamma non vuole

Il New York Times insinua che la mamma di Jeb Bush sia poco convinta della discesa in campo del figlio nella corsa per la Casa Bianca. Ma le sarebbe stato vietato di esprimersi pubblicamente. A spingere alla “battaglia” il fratello minore dell’ultimo presidente repubblicano degli Stati Uniti, George W., c`è tutto il clan di famiglia e il loro potente network politico, con la sola eccezione di Barbara. Il padre e il fratello di Jeb, invece, sarebbero i principali sostenitori dell’idea di perpetuare la dinastia politica dei Bush. George Bush senior ha sempre pensato che Jeb avrebbe avuto un brillante futuro […]

  

Perché piace così tanto House of Cards

Talmente “bastardo dentro” da arrivare a tutto, ma proprio a tutto, pur di raggiungere il risultato. Stiamo parlando di Frank Underwood, protagonista di House of Cards, una delle serie tv più  discusse in America e  da noi. Le ragioni del successo sono molteplici. Dal cast di notevole spessore (il fuoriclasse Kevin Spacey e l’ottima Robin Wright), la buona sceneggiatura, la trama, il fascino degli intrighi di palazzo, il robusto budget (100 milioni di dollari per le prime due serie). Ma è soprattutto una cosa che colpisce: la cattiveria del protagonista, un uomo senza peli sullo stomaco che ci porta nei […]

  

Usa, l’Isis nelle elezioni di Midterm

L’Isis ovviamente preoccupa gli americani. Ma con alcune significative differenze tra democratici e repubblicani, come rivela un sondaggio del Wall Street Journal. Tra gli elettori del Gop, infatti, la maggiore preoccupazione è rappresentata proprio dai terroristi islamici, mentre per i democratici sono il lavoro e l’economia i temi più importanti in vista delle elezioni di metà mandato del 4 novembre, quando saranno rinnovati la Camera e un terzo del Senato. Checché se ne dica l’interesse per queste elezioni non è molto alto: per i sondaggi è minore rispetto alle elezioni del 2006 e del 2010, probabilmente a causa della bassissima […]

  

Usa, Columbus day in crisi. Perché?

Il 12 ottobre 1492 Cristoforo Colombo scopriva il Nuovo continente (il navigatore genovese giunse nell’odierna San Salvador). Il “Giorno di Colombo” viene festeggiato ogni anno il secondo lunedì di ottobre per ricordare la “nascita dell’America”. La festa (è nazionale dal 1934, per decisione di Franklyn Delano Roosvelt) è particolarmente sentita dalla comunità italo americana. Ma quest’anno c’è aria di crisi. E non solo perché a Seattle le autorità cittadine hanno deciso di celebrare oggi i nativi americani e non l’arrivo di Colombo. Ci sono altri motivi di crisi. Ne ha parlato l’emittente Nbc, chiedendosi dove siano finite le Little Italy […]

  

Il Waldorf Astoria diventa cinese

Hilton vende il prestigioso hotel di Park Avenue (New York) alla compagnia assicurativa cinese Anbang Insurance per 1,95 miliardi di dollari. A conti fatti si tratta di circa 1,3 milioni di dollari per stanza: uno dei prezzi più alti mai pagati per un albergo. Hilton continuerà a gestire l’hotel per i prossimi 100 anni. A quanto pare Anbang ha battuto altri due concorrenti. La catena alberghiera americana ha valutato per mesi le opzioni a disposizione per il Waldorf Astoria, inclusa la possibilità di convertirne una parte in condominio e rinvestire il ricavato nell’albergo. Poi alla fine la decisione di vendere ai […]

  

Il gruviera della Casa Bianca

La Casa Bianca è diventata un colabrodo con intrusioni degne da telefilm. Anzi, a pensarci bene neanche lo sceneggiatore di House of Cards sarebbe arrivato a immaginare che un uomo armato di pistola e con tre condanne sulle spalle potesse intrufolarsi in ascensore con il presidente. Invece è accaduto veramente. L’agenzia incaricata della sicurezza del presidente e della sua famiglia è finita al centro di un’aspra polemica. Per calmare le acque la direttrice del Secret service americano, Julia Pierson (che da 30 anni lavorava per l’agenzia) si è dimessa. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è la notizia […]

  

Ma cosa deve fare Obama?

Molti criticano gli Stati Uniti per la guerra contro l’Isis. Se la prendono con Obama per gli errori fatti in politica estera e l’appoggio dato a questo o a quel regime, a seconda del momento e della convenienza. Lo insultano perché, nonostante le belle parole – vedi discorso al Cairo (video) – che gli hanno fruttato il Premio Nobel per la Pace (che peraltro non si è assegnato da solo), non ha esitato a fare fuoco contro i regimi considerati “scomodi”, direttamente o foraggiando le forze di opposizione. Ora, di sicuro l’amministrazione Usa ha le proprie responsabilità: quanti errori ha […]

  

Obama: 40 Paesi contro l’Isis

Ribadisce il punto con una certa insistenza: “Abbiamo cominciato a colpire gli obiettivi in Siria con i nostri alleati. La forza di questa coalizione dà una segnale chiaro al mondo: questa non è solo una guerra dell’America”. Barack Obama tiene a precisare che l’America non è da sola nella lotta contro il terrorismo. Il presidente degli Stati Uniti lo sottolinea prima di lasciare la Casa Bianca per raggiungere New York, per il vertice sul clima delle Nazioni Unite. “La gente e i governi del Medio Oriente stanno respingendo l’Isis e difendendo la pace e la sicurezza che la popolazione della […]

  

Isis, per Leon Panetta è colpa (anche) di Obama

Se l’Isis è diventato così forte la colpa è anche di Obama. A dirlo, in un’intervista sulla Cbs, è Leon Panetta, per un anno e mezzo segretario della Difesa di Obama.  La tesi di Panetta non si limita a una generica accusa ma è circostanziata:  la crescita degli estremisti dell’Isis è stata in parte dovuta alla decisione del presidente degli Stati Uniti di non armare in passato i ribelli moderati in Siria. “Il punto fondamentale era capire come sviluppare un gruppo che prendesse la leadership dell’opposizione. La mia opinione è che avremmo dovuto fornire le armi e l’addestramento in modo […]

  

Guerra all’Isis, sì bipartisan del Congresso Usa

Sì definitivo del Senato americano (78 voti a favore, 22 contrari) alla risoluzione che autorizza l’appoggio ai ribelli siriani anche con armi e addestramento. Il piano, già approvato dalla Camera dei rappresentanti mercoledì, non dà carta bianca al governo ma richiede all’amministrazione di riferire al Congresso ogni 90 giorni sulla sua esecuzione, il numero dei combattenti addestrati, la selezione dei gruppi siriani che usufruiscono degli aiuti e l’uso di armi e attrezzature consegnate.  Il progetto di legge non comprende crediti aggiuntivi per finanziare l’operazione e precisa chiaramente che esso non costituisce in alcun caso un’autorizzazione per il dispiegamento di soldati […]

  

Il blog di Orlando Sacchelli © 2024
jQuery(document).ready(function(){ Cufon.replace('h2', { fontFamily: 'Knema' }); }); */ ?>