Chi avesse dato un’occhiata o letto qualcosa sull’ultimo confronto in diretta tv tra i candidati democratici alle primarie degli Stati Uniti, trasmesso da Charleston (South Carolina), saprà già che è stato uno scontro dai toni molto accesi. Più che un dibattito una gazzarra, dove tutti alzavano la voce ed era difficile seguire un ragionamento senza interruzioni. La posta in gioco, del resto, era (ed è) molto alta. Oltre al voto in South Carolina c’è l’appuntamento del 3 marzo, il Super Tuesday, quando si assegneranno moltissimi delegati (1.338) e la corsa, inevitabilmente, vivrà una forte scrematura. Probabilmente dopo resteranno in corsa […]