Dominique de Roux, già impiccato a Norimberga

Enfant prodige è l’espressione che torna più spesso quando si parla di Dominique de Roux, cometa della letteratura francese, stroncato a soli quarantun anni da un maledetto male ereditario che si era già portato via due dei suoi undici fratelli. Classe 1935, la sua vita fu segnata da una febbrile attività editoriale, saggistica e narrativa, forse incalzata dall’incombenza della fine. Sei romanzi, nove saggi, la creazione e direzione di riviste, periodici, case editrici, simposi culturali… Tra i nomi che orientano la sua esistenza c’è anzitutto Louis-Ferdinand Céline, a cui dedicherà ben due fascicoli dei Cahiers de L’Herne, da lui fondati […]

  

Libri che uccidono, alchimia ed energia atomica

La sera del 21 marzo 1919, a Parigi viene presentato un singolare poema in prosa dadaista, dal titolo Voyages en Kaléidoskope. Pubblicato cinque mesi prima dalla casa editrice di Georges Cres e tutt’ora inedito in italiano, è firmato da Irene Hillel-Erlanger, poetessa ebrea già autrice di varie antologie con lo pseudonimo di Claude Lorrey nonché collaboratrice di Germaine Dulac, regista del cinema muto francese. Nata il 30 giugno 1878, era tra le promotrici del neonato movimento dadaista, amica di Breton e Aragon (si vocifera, tra l’altro, che il racconto erotico, firmato dal secondo, Le con d’Irène, fosse dedicato proprio a […]

  

Jacques Bergier: «Come nacque “Il mattino dei maghi”»

È appena uscita, per Edizioni Bietti, la traduzione italiana di Io non sono leggenda, l’autobiografia di Jacques Bergier, il mitico autore de Il mattino dei maghi, manifesto del “realismo fantastico” scritto a quattro mani con Louis Pauwels e pubblicato da Gallimard nel 1960. L’edizione dell’autobiografia dell’“Amante dell’Insolito e Scriba dei Miracoli” (come lui stesso aveva fatto scrivere sul suo biglietto da visita) comprende vari materiali aggiuntivi, molti dei quali pubblicati in prima edizione mondiale. Oltre a un ricordo dell’autore ad opera di Sebastiano Fusco, che lo incontrò in varie occasioni, il volumetto contiene un ricco apparato di note, un capitolo […]

  

«Libropolis», tre giorni di libri e attualità

Il desolante panorama culturale-editoriale nostrano registra oggi una ventina di libri al giorno (secondo un’inchiesta di Minimegaprint, nel 2016 ne sono usciti 61.188, tirati in centoventinove milioni di esemplari), firmati dagli autori più improbabili. A scrivere sono blogger, calciatori, heroes (si chiamano davvero così) di youtube, calciatori e cuochi (non chiamiamoli chef, per carità…), attori e attrici, ragazzini che raccontano le turbe dell’adolescenza e adulti poco cresciuti – un diluvio di libri che costituisce l’autopsia intellettuale del nostro Paese, poi naturalmente magnificata sui giornali, in televisione, nei talk-show… Di scrittori, nel vero senso della parola, ce ne sono sempre meno. […]

  

Fiume 1919-2019. Diari dalla Città di Vita

12 settembre 1919. Esattamente un secolo fa, Gabriele d’Annunzio entrava in Fiume d’Italia, “disobbedendo” ai diktat di Società delle Nazioni e compagnia bella, inaugurando quella che Claudia Salaris ha definito, usando un’espressione che ha avuto molta fortuna, «festa della Rivoluzione». Il Vate aveva compiuto la Marcia di Ronchi febbricitante, e sempre febbricitante era entrato nella Città, realizzando un’Impresa annunciata giorni prima da parole irrevocabili, vergate a mano su carta intestata Ardisco non ordisco, quasi in un interiore conto alla rovescia: «Giovedì, nel pomeriggio sarò a Ronchi per partire verso il gran destino». Ancora ignaro del fatto che quella febbre, quel […]

  

Mircea Eliade: «Pauwels, Bergier e il Pianeta dei maghi»

Quando, nel 1960, le librerie furono invase dalla prima edizione de Il mattino dei maghi, i suoi due autori – Louis Pauwels e Jacques Bergier – pensarono subito di dargli un seguito, come si può leggere nelle pagine del volume, edito da Gallimard: «Noi vorremmo, se un giorno disponessimo di un po’ di denaro, procurato qua o là, creare e animare una specie di istituto in cui si proseguissero gli studi iniziati in questo libro». Così fu lanciata la rivista «Planète», poi strutturata – vuole la leggenda – da Pauwels, di ritorno da Lille, dove era andato a tenere una […]

  

Il Canone Europeo di Piero Buscaroli

Riproposto a trentadue anni dalla sua prima edizione nella collana La Torre d’avorio di Fogola, diretta dallo stesso autore, La vista, l’udito, la memoria è solo il primo di una serie di volumi firmati da Piero Buscaroli che usciranno per Edizioni Bietti, nella collana l’Archeometro. Un’avventura editoriale nata in collaborazione con l’Associazione Amici di Piero Buscaroli, fondata per «mantenere viva la memoria delle opere e della figura di Piero Buscaroli, sia per quanto concerne le opere storiche e politiche, sia per quelle musicali e artistiche; assicurare la presenza sul mercato librario delle sue opere fondamentali; promuovere la pubblicazione e la […]

  

Julius Evola: «Note di filosofia Dada»

È appena uscita, per Edizioni Mediterranee, Teoria e pratica dell’arte d’avanguardia, la raccolta completa di tutti gli scritti di Julius Evola dedicati al dadaismo, di cui egli fu uno dei pochi rappresentanti in Italia, prima di dedicarsi alle attività per cui è tutt’ora noto. Un volume che colma una lacuna, raccogliendo per la prima volta il suo carteggio con Tristan Tzara, varie rarità bibliografiche, i manifesti teorici, gli articoli e i saggi, una selezione di opere pittoriche e le poesie (inclusi la raccolta Raâga Blanda e il poema a quattro voci La parole obscure du paysage intérieur). Insieme, ovviamente a […]

  

L’estetica dell’invisibile di Pavel Florenskij

Se Pavel Aleksandrovič Florenskij è stato chiamato “il Leonardo russo”, una ragione c’è: come definire altrimenti un uomo che nell’arco di una sola vita si è occupato, tra le altre cose, di matematica e fisica, elettrodinamica ed esoterismo, folklore e teologia, filosofia e biologia? Probabilmente, uno specialista risponderebbe che ci troviamo di fronte a uno schizofrenico o a un bizzarro studioso dagli interessi curiosamente eterogenei, da liquidare con un sopracciglio inarcato. Ma le cose stanno diversamente: non fu (solo) un’insaziabile curiosità a spingere il protagonista di questa storia in domini tanto disparati, quanto una visione del mondo poliedrica, capace di […]

  

Pessoa = Politica + Profezia

«Il più pericoloso (o il meno estetico) dei divertimenti inutili»: così, con una battuta lapidaria, Fernando Pessoa liquidò la politica, quella politicante, per capirci, ma avrebbe potuto riferirsi benissimo anche a quella culturale, che distribuisce patentini ideologici a destra e a manca, più preoccupata di operare selezioni all’ingresso del pantheon della cosiddetta “cultura ufficiale” che indagare il senso nascosto di poeti e artisti. In Italia, nel corso dei decenni, Pessoa non è sfuggito a puntigliose “riletture” e a odiosi “distinguo”, operati da chi è incapace di cogliere l’unità dietro la frammentarietà di un carattere. Un esercizio molto utile per disintossicarsi […]

  

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