Il Monte dei Paschi deve necessariamente fare il tifo per una ripresa delle quotazioni dei nostri Btp. È quanto osservano gli analisti di Mediobanca nella consueta Wake Up Call. Se lo spread con il Bund si restringerà verso quota 160 punti (dagli attuali 303), la banca senese (che ha un’esposizione al rischio sovrano italiano di poco superiore 22 miliardi), le perdite sui derivati di copertura sui titoli italiani si ridurranno a zero portando il Core Equity Tier 1 al 12,5% (con i Monti-bond di prossima emissione raggiungerà il 10%).  A questo punto Mps potrebbe rimborsare 3,5 miliardi su 4,5 miliardi di Monti-bond (2 miliardi di nuova emissione, 1,9 miliardi che rimpiazzano i vecchi Tremonti-bond, 170 milioni per pagare la cedola 2012 dei Tremonti-bond e 400 milioni circa per pagare gli interessi relativi al 2013) mantenendo un Core Equity Tier 1 del 9 per cento. Il restante miliardo potrebbe essere raggiunto tramite dismissioni e/0 rinunciando alla distribuzione del dividendo. Nell’analisi di Mediobanca non si cita il programmato aumento di capitale da 1 miliardo di euro finalizzato al rimborso di queste particolari obbligazioni. Confermato il rating neutral con un prezzo obiettivo a 0,22 euro.

Intanto Mps si avvia nella notte alla firma dell’accordo con le organizzazioni sindacali, tranne la Fisac-Cgil, sulle esternalizzazioni (ridotte da 2.360 a 1.100) previsto dal nuovo piano industriale del gruppo e che dovrebbe determinare 166 milioni di risparmio sui costi al 2015.

Wall & Street 

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