2013. A year in the life (Volume 2)
«I saw a film today oh boy
The English army had just won the war
A crowd of people turned away
But I just had to look
Having read the book»
«Ho visto un film oggi, ragazzi
L’esercito inglese aveva appena vinto la guerra
Una folla di persone si voltò dall’altra parte
Ma io dovevo proprio guardare
Perché avevo letto il libro»
Questa strofa di A day in the life ce la spiega Rory Bateman, capo dell’azionario europeo di Schroders. Il suo outlook per il 2013, infatti, è tutto incentrato sulla possibilità delle Borse europee di darci rendimento sorprendenti l’anno prossimo. «Pensiamo che gli investitori di lungo termine in Europa abbiano l’opportunità di guardare oltre le politiche di austerity che minano la fiducia nei mercati e acquistare titoli a valutazioni convenienti». Il motivo è presto spiegato: la fiducia dei consumatori e delle imprese in quasi tutti i Paesi sta migliorando e anche il deficit di Spagna, Portogallo e Grecia registra una situazione meno negativa. A queste valutazioni bisogna aggiungere l’andamento positivo delle esportazioni spagnole (e anche italiane, aggiungiamo noi).
Ecco il succo del discorso è tutto qui: puntare adesso su quei titoli che beneficiano dell’andamento positivo delle esportazioni e poi scommettere su un cambio politico che metta la crescita al primo posto (ovviamente senza dimenticare la stabilizzazione dei conti pubblici). Vincere la guerra dei mercati non è un film!!! Adesso molta gente si sta voltando dall’altra parte perché fa finta di non vedere il potenziale che esiste soprattutto nei Paesi periferici di Eurolandia come l’Italia. Ma chi ha letto il libro (e soprattutto chi legge Wall & Street) non può fare finta di niente…
Wall & Street