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Il caro-benzina sta costringendo  gli italiani a fare a pezzi il porcellino prima di avvicinarsi al distributore.  La verde costa ormai 1,852 euro al litro, poco meno di quanto necessario per acquistare al supermercato sotto casa una bottiglia da 750 centilitri di vino da tavola senza troppe pretese di «etichetta». Non cambia molto con il gasolio, prossimo a 1,754 euro al litro.

A questi prezzi il salasso per chi viaggia è evidente, così come i margini dei grandi gruppi della raffinazione che hanno pompe lungo strade e autostrade italiane: da Shell a Eni, da Total-Erg a Esso, da Ip a Q8.

Risparmiare, tuttavia, è possibile. Ecco perché  Wall & Street hanno pensato di proporre un piccolo vademecum su come ridurre i consumi dell’automobile durante questo ponte pasquale,  quando molti italiani si metteranno al volante per raggiungere i luoghi di villeggiatura, le città d’arte o per fare visita ai propri familiari.

COSTI TAGLIATI ALLE POMPE BIANCHE

Il modo più immediato per contrastare il caro-pieno, è rivolgersi ai distributori che cercano di contenere la corsa dei prezzi. In sostanza alle cosiddette «pompe bianche», quelle no-label di norma ubicate nelle prime periferie delle città italiane ma a volte anche in zone semi-centrali.  Per sapere dove sono – e organizzare il navigatore Tom Tom o l’apposita app sull’iPhone, sull’iPad o sul Galaxy – può essere utile consultare siti specializzati come PompeBianche.it. L’elenco è aggiornato a cadenza quasi quotidiana. Per quanto riguarda i circuiti ufficiali invece si può scoprire dove spendere di meno con PrezziBenzina.it.

COSI’ SCENDONO I CONSUMI

Chi guida senza eccedere con velocità o repentine accelerazioni e frenate può arrivare a ridurre i consumi di carburante tra il 10% e il 15%. In sostanza per un ipotetico viaggio di 1.000 chilometri, con una vettura che percorra 12 km con un litro di benzina (al costo attuale di 1,9 euro), si può ottenere un risparmio di 20-25 euro. Simile il vantaggio con il diesel. A patto però di rispettare altri importanti accorgimenti, come evitare di avere la macchina sovraccarica o di dimenticare montato il portapacchi o il portasci anche quando non occorrono. In autostrada inoltre mantenere una velocità di crociera di 110 km/h consente di ridurre di circa un terzo il consumo di carburante rispetto a un’andatura a 130 km/h.  Così come è importante verificare la pressione degli pneumatici e considerare che qualsiasi apparecchio elettrico aumenta i consumi.

MEGLIO IL BI-FUEL CON GPL O METANO

Il vantaggio più sensibile lo ottiene comunque chi può disporre di un’auto bi-fuel, quelle con il motore che funziona a benzina (o gasolio) ma a scelta del conducente anche a metano o gpl:  tra i modelli più diffusi si possono ricordare per il metano Fiat Panda, e Volkswagen Touran mentre  Kia Venga, Lancia Delta e Opel Astra per quanto riguarda l’alternativa del Gpl.

Naturalmente occorre tenere in considerazione il prezzo di listino richiesto dalle case automobilistiche: di norma per acquistare una vettura  bi-fuel (benzina-metano) sono necessari 2mila euro in più rispetto al corrispondente modello a  benzina, in sostanza l’aggravio è lo stesso esistente tra benzina e diesel. A meno di non sfruttare eventuali promozioni.

Ma per chi usa i combustibili alternativi, il risparmio potenziale nel solo viaggio pasquale può ammontare ad alcune centinaia di euro:  il Gpl costa infatti 81,9 centesimi al litro, in sostanza circa la metà rispetto alla benzina, anche se su strada rende un po’ di meno.

Per la precisione chi ha una macchina a metano risparmierebbe 245 euro in un ipotetico viaggio Milano-Cosenza rispetto a quanto sarebbe invece necessario per la verde. Il tragitto da Milano a Cosenza (e ritorno) ha infatti una lunghezza prossima a 2.140 chilometri; il costo per il carburante, con un’auto a metano, è di 141 euro, mentre con un’auto a benzina è di 386 euro. I calcoli sono di  Federmetano, che stima invece un risparmio di 206 euro per un trasferimento da Bologna a Lecce (e ritorno): i chilometri percorsi in questo caso sono circa 1.800, con la benzina la spesa sarebbe 324 euro, con il metano 118 euro.

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La regola vale anche per quanti si recheranno nelle città d’arte:  in un ipotetico tragitto da Torino a Firenze (e ritorno), per un totale di 900 chilometri circa,  la spesa con il metano si fermerebbe infatti a  59 euro contro i  162 euro della benzina: il risparmio è quindi di 103 euro. Per raggiungere Roma da Udine (tragitto di 1.500 chilometri circa, incluso il ritorno) occorrono invece 99 euro con il metano e 270 con la benzina, con un risparmio quindi pari a 171 euro. Attenzione però, i punti di rifornimento per chi usa il metano in autostrada sono solo 34, sparpagliati dal Piemonte alla Sicilia.

Wall & Sreet

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