Acquisti al palo, in Italia la casa è in macerie
Dopo qualche timido segnale positivo a gennaio e febbraio, il mercato immobiliare residenziale italiano è tornato in rosso, sia come andamento dei prezzi sia come domanda. Non solo le abitazioni possedute dagli italiani oggi valgono in media il 23,3% in meno di cinque anni fa. Un momento difficilissimo, sia per i proprietari sia per le imprese del settore edile, per il conseguente sostanziale blocco dei cantieri. Ecco perché può essere il momento giusto per decidere di ristrutturare la casa in cui si abita, così da conseguire al contempo due scopi: aumentarne il confort e incrementarne il valore prospettico. La prima banca a credere in questa opportunità è Mediolanum che da settembre offrirà alle famiglie italiane nuovi mutui a prezzi stracciati finalizzati alla ristrutturazioni. I dettagli devono ancora essere definiti, ma il proposito del gruppo presieduto da Ennio Doris e del figlio Massimo (che guida Banca Mediolanum nella veste di capo azienda) è quello di erogare finanziamenti a un costo finale di poco superiore all’Euribor, proprio per rispondere alla terribile congiuntura in cui versa l’intera economia italiana trovando nel mattone il “motorino di avviamento” della ripresa: i prestiti agevolati che Mediolanum ha concesso alle aree del Paese colpite da terremoti e alluvioni prevedevano un saggio dell’1,7 per cento.
La conferma della crisi del mattone emerge in uno studio di curato dal portale Casa.it, che calcola una forbice fra i prezzi della domanda e quelli dell’offerta pari al 18,5% per cento. Alla fine di aprile, infatti i prezzi di vendita hanno fatto segnare un ulteriore calo medio dell’1,3%. La discesa maggiore (-1,8% in media), si sono registrate al Nord, mentre nel Centro e nel Sud Italia i valori sono rimasti sostanzialmente stabili rispetto a fine 2012
«La nostra analisi sui primi mesi del 2013 conferma sostanzialmente che il ciclo negativo del mercato residenziale italiano non sta dando importanti segnali di inversione di tendenza», afferma Daniele Mancini, ad di Casa.it. «La domanda dimostra di essere attiva, ma dai dati estratti sui prezzi offerti e richiesti si comprende che la forbice è ancora ampia. Le note difficoltà sia sul fronte congiunturale che su quello creditizio, tarpano le ali ad almeno il 30,0% degli acquirenti potenziali».
Nel Nord Italia, il prezzo medio di mercato, richiesto dall’offerta, resta vicino ai 2.400 euro al metro quadro. Lo spread fra i prezzi medi richiesti e quelli dell’offerta resta sopra i 18 punti percentuali (18,7%), pur in leggera contrazione. Nel Centro Italia, il prezzo medio richiesto dall’offerta rimane sopra i 3.000 euro al metro quadro per uno spread tra i prezzi domanda-offerta del 19%. Nel Sud Italia, il prezzo richiesto si attesta a circa 1.800 euro al metro quadro e lo spread domanda-offerta al 17,8%. Sul fronte di domanda e offerta, Casa.it stima che l’offerta di immobili in vendita sia cresciuta del 4,5% a livello nazionale, una punta in Sud Italia (+5,1%). A livello nazionale la domanda invece resiste (-0,8%), con un andamento maggiormente negativo nelle regioni del Nord Italia (-1,5%), stabile al Centro e in calo lievissimo al Sud.
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