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Il mercato del credito per le abitazioni continua a dare segnali positivi, le erogazioni sono in aumento da due anni, superano abbondantemente i 10 miliardi di euro ed era dalla metà del 2011 che non si toccava quota 13 miliardi. Questo trend è suffragato anche dalle performance positive riscontrate mensilmente, che vedono incrementi importanti a partire dalla metà del 2014 e volumi raddoppiati dall’estate scorsa.

Erogazioni-annuali-Italia---Gruppo-Tecnocasa

Nel 2015, segnala l’Ufficio Studi del gruppo Tecnocasa, sono stati erogati alle famiglie italiane finanziamenti per l’acquisto della casa per 41,247 miliardi di euro. Il saldo annuo, se confrontato con quanto rilevato nei 12 mesi precedenti, segna un aumento dei volumi pari a +70,6 per cento. Nel quarto trimestre 2015 si registra uno stock di mutui in essere pari a 296,634 miliardi, in leggero aumento sia rispetto al trimestre precedente (+0,6%) sia in relazione allo stesso periodo dell’anno scorso (+0,7%). Da segnalare che era dalla fine del 2011 che le consistenze non facevano registrare variazioni positive, seppur molto contenute.

L’importo medio nazionale si è attestato a circa 111.300 euro. Il Nord-Ovest e il Centro si mantengono sopra i livelli nazionali, il Nord-Est è in linea rispetto al totale dell’Italia, mentre la tendenza è opposta al Sud e nelle Isole. Il ticket medio risulta più elevato nella macroarea Centrale (116.200 euro) e più basso al Sud, dove si erogano in media 104.100 euro.

Dai massimi di luglio 2011 (1,60%), il tasso Euribor (3 mesi) ha iniziato una parabola discendente che lo ha portato sottozero da maggio 2015. La quotazione di marzo 2016 è -0,23%. Dopo aver mantenuto una media intorno al 3,4% nel 2011, l’Eurirs (25 anni) è sceso a giugno 2012 a quota 2,13% ma, contrariamente all’Euribor, è tornato a crescere fino a 2,75% a settembre 2013. Da quel momento ha iniziato la fase discendente che lo ha portato al suo nuovo minimo ad aprile 2015 con 0,82%, per poi riprendere quota e arrivare a 1,12% a febbraio e marzo 2016. Stando alle dinamiche dei tassi di marzo 2016, l’Ufficio Studi Tecnocasa ha calcolato l’importo della rata mensile di un mutuo ipotecario del valore di 110mila euro per una durata di 25 anni, ipotizzando che l’immobile valga 160mila euro e che lo spread medio di mercato si attesti a 1,50% per il tasso fisso e a 1,60% per il tasso variabile. Con un mutuo a tasso fisso si sosterrebbe una rata di 500 euro, circa 67 euro in più rispetto alla scelta di un mutuo a tasso variabile, in quanto la sua rata ammonterebbe a 433 euro.

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