Se le banche italiane hanno gli archivi informatici pieni di mutui, leasing e più in generale di prestiti diventati inesigibili come fossero cambiali scadute, la responsabilità è quasi tutta da cercare nella «cattiva gestione» prodotta dagli stessi  vertici degli istituti. La stoccata è del leader della Fabi, Lando Maria Sileoni, che torna così ad incrociare le lame con il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli. Secondo il leader del primo sindacato del credito, il cosiddetto «impatto sociale» sui volumi delle sofferenze bancarie  si ferma infatti  al 15,6% : «In pratica, caro Patuelli, le 924mila posizioni in sofferenza su crediti fino a 25mila […]