E’ boom di pellicole religiose
Sarà che siamo vicini a Pasqua. Sarà che l’argomento, per ovvi motivi, attira sempre. E’ interessante, però, rilevare come nel giro di poche settimane l’offerta di pellicole religiose stia crescendo in maniera esponenziale. Qualche settimana, fa, è uscito God’s not Dead, film (costato 2 milioni di dollari, ne ha già incassati 60), tratto da una storia vera, che racconta la sfida tra un prestigioso professore universitario di filosofia pervicacemente ateo e una matricola. Il primo fa girare, ad inizio corso, un foglio, da far sottoscrivere agli studenti, nel quale si afferma che Dio è morto. Il ragazzo si oppone e toccherà a lui, attraverso tre lezioni, dimostrare alla classe l’esistenza del Creatore, pena l’espulsione dalla Facoltà. Visto il successo, sugli schermi americani sta per arrivare God’s not Dead 2 (l’1 aprile) nel quale Melissa Joan Hart (ve la ricordate in Sabrina, vita da strega?) è una insegnante di liceo che cita la Bibbia in classe e, proprio per questo, viene chiamata in giudizio da uno studente che professa la separazione tra Chiesa e Stato. Sempre negli Usa, il 16 marzo, debutta Miracles from Heaven, altra storia vera, ovvero quella della piccola Annabel Beam, sottoposta ad una lunga serie di interventi chirurgici per il suo intestino ostruito. Fino a quando, un giorno, cadendo da un albero, ha una esperienza di pre-morte che anticipa il miracolo della improvvisa guarigione. Da oggi, invece, gli americani potranno vedere The Young Messiah. Qui, troviamo Gesù all’età di sette anni, di ritorno dall’Egitto, dopo la famosa fuga, che prende consapevolezza, con la sua Sacra Famiglia, della sua natura divina. E noi italiani? Dovremo aspettare solo pochi giorni, visto che il 17 marzo uscirà l’atteso Risorto, pellicola che sembra un remake hollywoodiano del ben più riuscito L’Inchiesta di Damiano Damiani. Qui, come se fosse un giallo, seguiamo le indagini del tribuno romano Clavio (Joseph Fiennes) che viene incaricato da Ponzio Pilato di indagare sulla sparizione del corpo di Gesù. Dapprima incredulo, l’uomo si convertirà davanti alle apparizione del Risorto. Peccato che il tutto sia raccontato come fosse un fumettone didascalico, poco empatico e, tutto sommato, banalotto.