Miglior modo per chiudere il franchise di Bridget Jones non lo si poteva confezionare. Terzo e ultimo capitolo della saga dedicata a uno dei personaggi femminili più amati dal pubblico degli ultimi anni, Bridget Jones’s Baby (dal 22 settembre nelle sale italiane), pur nella sua semplicità (leggi, banalità) di trama, porta in dote una caratteristica non comune a molte commedie: fa ridere, tanto, in maniera contagiosa, irresistibile. Non era scontato, soprattutto visto l’esito del precedente debolissimo Che pasticcio, Bridget Jones! del 2004, sequel de Il Diario di Bridget Jones del 2001, diventato film di culto e manifesto per generazioni di […]