Il voto ai film ha ancora senso?

Quando devo giudicare un film, tramite un voto, mi trovo sempre in difficoltà. Fosse per me, li eliminerei, ma mi rendo conto che ormai, per prassi, ogni recensione deve passare anche per numeri e stellette. Già si fa fatica a sintetizzare, in 6-7 righe, trama e giudizio; figuriamoci dare una qualsiasi indicazione di voto senza poterla spiegare ai lettori nel dettaglio. Nei miei giudizi, cerco sempre di considerare il genere al quale appartiene il film e, soprattutto, il tipo di lettore che mi segue e legge “il Giornale”. Se do un 7 a un film horror è perché, a mio […]

  

Si ha il diritto di uccidere?

È un caso più unico che raro quello di un film intelligente, ottimamente recitato, capace di coinvolgerti e farti riflettere: in questo caso, se sia giusto o no sacrificare vittime innocenti al fine di prevenire altri potenziali morti. Una pellicola di guerra, ma non nel modo tradizionale con il quale siamo abituati a confrontarci. In realtà, Il diritto di uccidere, da oggi nelle sale, è essenzialmente un thriller da camera che, certo, ci fa anche capire come si combatta oggigiorno il terrorismo, grazie all’uso di quei droni che ti permette di colpire a distanza, a migliaia di chilometri dall’obiettivo, «comodamente» […]

  

Toh, si va al cinema anche in agosto

Toh, vuoi vedere che se azzecchi il film giusto la gente andrà a vederlo anche in pieno agosto? Suicide Squad, il divertente e molto piacevole omaggio al fumetto della DC Comics, ha guadagnato, in appena nove giorni di distribuzione, la bellezza di 6.616.722 euro, grazie ai 920.790 biglietti strappati. Cifra replicata anche fuori dall’Italia visto che la pellicola ha incassato, fino a domenica, 262,3 milioni di dollari negli Usa (dove è andato male Ben-Hur, solo quinto) ai quali vanno aggiunti i 310,4 milioni raccolti nei mercati internazionali, per un totale di 572.7 milioni (ottavo risultato del 2016). Insomma, tanta roba […]

  

Le “fighette”? Clint e Mel le “combattono” con i film

Nella «generazione di fighette» che sta «rammollendo» l’America, denunciata qualche giorno fa da Clint Eastwood, non rientrano certamente Chesley «Sully» Sullenberger e Desmond Doss. Nomi probabilmente sconosciuti ai più, soprattutto in Italia, ma che diventeranno presto famosi, anche da noi, grazie a due pellicole di prossima uscita sul grande schermo, ovvero Sully, diretto, guarda caso, dall’inossidabile Clint e Hacksaw Ridge, in procinto di approdare a Venezia, con regista Mel Gibson. Sembrerebbe una scelta non casuale il voler raccontare proprio la storia di questi due «supereroi» moderni – soprattutto il dietro le quinte e il peso psicologico dei loro gesti – […]

  

Come sopravvivere al cinema di sinistra

Ancora per qualche giorno, nelle edicole italiane, abbinato a il Giornale, trovate il mio libretto Come sopravvivere al cinema di sinistra, inserito nella collana Fuori dal Coro. Il pamphlet, che costa 2,50 euro, cerca di rispondere ad alcune domande che si pongono tutti quei cinefili che non si riconoscono nel pensiero unico della sinistra cinematografica: ridere è di destra? Chi non vota a sinistra è come viene dipinto nei film degli autori radical, ovvero razzista, ignorante, evasore e via dicendo?  Ma non solo. Ho cercato, usando anche un linguaggio semiserio (è pur sempre un libro estivo), di mettere alla berlina […]

  

Clint Eastwood stronca il politicamente corretto

Che Hollywood sia in mano ai Liberals non dovrebbe più sorprendere chi ama il cinema. La maggior parte delle star ha il cuore che batte democratico e Obama molto deve, per la sua prima elezione, agli endorsement di tanti attori e attrici che lo supportarono durante la sua candidatura. Artisti che, per le prossime presidenziali, si sono già schierati dalla parte della Clinton. Fa (rara) eccezione Clint Eastwood, di comprovata fede repubblicana, che, ieri, ha svelato che appoggerà Donald Trump, suo malgrado: «Devo optare per Trump, perché Hillary ha detto che seguirà i passi di Barack Obama».. Dando un calcio […]

  

Ghostbusters e la piaga del “reboot”

Ricomincio da capo. Non è un omaggio al film cult con Bill Murray, ma la moda, sempre più diffusa, in quel di Hollywood, dei «reboot». Che non sono rifacimenti di vecchi titoli, come si potrebbe facilmente confondere, ma un vero e proprio riavvio di una determinata saga cinematografica, ripartendo, in pratica, da zero. È stato, nel 2005, Nolan, in un certo senso, a dare il là a questa pratica, facendo ripartire il ciclo burtoniano di Batman. E da quel momento, i casi sono diventati sempre più numerosi, fino a quelli attualmente nelle nostre sale, ovvero Star Trek Beyond e, soprattutto, […]

  

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