Che ideona: le prime visioni direttamente a casa
Non sanno più cosa pensare. L’ultima, in ordine di tempo, si chiama Screening Room ed è stata ideata da Sean Parker (vi dice qualcosa Napster?) e da Prem Akkaraju . In cosa consiste? Praticamente, uno si collega un set top box al televisore, spendendo 150 dollari e, da quel momento, potrà noleggiare, alla modica cifra di 50 dollari, un film che è nelle sale, già dal giorno del suo debutto (per 48 ore). Ora, i limiti mi sembrano molti. A partire dal prezzo. Chi spenderebbe 50 dollari per vedere un film? Una famiglia numerosa? Meglio aspettare il bluray e noleggiarlo. Certo, se proprio non ne potete fare a meno e considerato che in America, bene o male, un adulto paga sui 10 dollari (più popcorn, annessi e connessi), già una famiglia di quattro-cinque persone (più imbucati vari) potrebbe guadagnarci, anche se un film visto a casa non è proprio la stessa cosa di uno ammirato al cinema. Dei 50 dollari, una ventina andrebbero alle sale, giusto per evitare levate di scudi. L’industria delle Major sembra averla presa bene. Registi del calibro di Scorsese, Spielberg, Howard e Jackson hanno dato il loro benestare a questa iniziativa. In più, chi noleggia ha diritto a due biglietti omaggio per il cinema (insomma, sappiamo che gli esercenti hanno dei bar redditizi da popolare). Naturalmente, il mio primo pensiero che, immagino, sia anche il vostro, è la pirateria. Già un film non fa in tempo a uscire nelle sale che è a disposizione per il download (anche se, spesso, di qualità pessima), figuratevi se una prima visione dovesse viaggiare via rete per arrivare nelle case. Quanto ci metterebbero i pirati a farne una copia perfetta e a condividerla? O credete veramente che possa resistere questa tecnologia anti-pirateria molto avanzata sulla quale poggia tutto il giochino di Screening Room? Io dubito fortemente, ma spero di sbagliarmi. A mio parere, comunque, il gioco non vale la candela. E voi spendereste 50 euro per una prima visione a casa?