53051Qui, non si tratta di fare i moralisti. Chi ama Seth Rogen sa che la sua è una comicità completamente fuori da ogni regola e che non risparmia nessuno. Può piacere (e molti ridono di gusti) o può dare fastidio come quando, nel film, rivolgendosi (lui che è ebreo nella realtà) a una donna incinta, le dice “un altro bimbo ebreo nel forno”. Questione di sensibilità. Però, nel nuovo Cattivi Vicini 2, in questi giorni nelle sale, mi pongo sommessamente una domanda: è normale che una bimba piccola, per far ridere il pubblico, debba giocare con un dildo (o vibratore, se preferite?) rubato alla mamma? E non una sola volta, ma questa “gag” viene portata avanti in diverse occasioni, al punto che in un dato momento la bimba, figlia della coppia vessata dalla vicinanza rumorosa di una sorellanza, veste il dildo da principessa, considerandolo il suo giocattolo preferito. Nelle varie recensioni, che ho letto in questi giorni, pare che nessuno se ne sia scandalizzato. Ormai, è tutto normale e l’oltraggioso viene scambiato per idea geniale. Anche una bimba che gioca con un vibratore, come se fosse una bambola. Sbaglio io?

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