the-end1“Stasera vieni al cinema”? No, devo vedere il dodicesimo episodio della quinta stagione della mia serie televisiva preferita e devo recuperare il terzo della quarta stagione di quella che seguono i miei figli. Poi, ho ancora da scaricare il plot di quella nuova serie partita lo scorso fine settimana su Fox”. Ormai è così. La gente preferisce le serie tv al grande schermo. Una conversione, anzi una colonizzazione che ha ancorato, ancora di più, gli italiani ai loro divani. E c’è da capirli. Questi telefilm sono davvero fatti bene. Alcuni ti prendono talmente tanto che ti vien voglia di cercare furtivamente l’episodio in inglese pur di sapere in anticipo quello che capiterà ai vari protagonisti, senza dover aspettare la trasmissione italiana. Una crescita esponenziale di titoli, tanto che, ormai, l’offerta ha superato di gran lunga la domanda; quanto meno, è decisamente superiore alle ore a disposizione di un normale lavoratore che più di tanto non può incollarsi alla tv. Se uno volesse seguire tutte le novità, e solo quelle, non avanzerebbe più tempo per il resto, perché non c’è giorno che non vengano messi in onda almeno un paio di episodi inediti di queste saghe del piccolo schermo. E il resto? Finisce per scontare questa telefilm mania che ha invaso le nostre case. Infatti, la gente, al cinema, ci va meno e non solo per il prezzo del biglietto (una famiglia con due figli deve lasciare giù, tra ingresso, 3D e inevitabile popcorn dei figli qualcosa come 30-35 euro). Con la stessa cifra, in fondo, ti paghi l’abbonamento mensile delle serie tv di Sky, Mediaset ecc. ecc. e magari ci sta dentro anche il canale cinematografico satellitare con le sue numerose anteprime. E poi, parliamoci chiaro, il cinema pensa di resistere con questa penosa offerta qualitativa? Non a caso, le star del grande schermo si sono convertite a quello piccolo e non solo per una questione di cachet, ma anche di popolarità. Ormai, hai più audience con una serie tv che non con una pellicola cinematografica. Anzi, i produttori sono ridotti a combattere la diserzione nelle sale cercando di ingaggiare gli attori famosi delle serie tv per attirare gente al cinema. Non solo: gli stessi registi, sempre con più frequenza, danno un taglio televisivo ai loro film, come se avessero trasportato il piccolo schermo in una sala cinematografica. Sa un po’ di omologazione, no? E senza trascurare un fatto importante. Con le serie televisive, nel corso degli anni, i produttori hanno influenzato pesantemente la cultura americana. Molti telefilm “nascondevano” (ma lo fanno ancora) pezzi di propaganda quotidiana. Le serie Tv hanno cambiato il modo di pensare degli americani; e non solo il loro. Certamente, in maniera più efficace rispetto alla produzione cinematografica. Fosse una partita a tennis. il risultato sarebbe un 6-0 6-0 a favore delle serie Tv. E ora, scusate, ma devo vedere il terzo episodio, della seconda stagione di The Affair.

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