Il troppo (forse) stroppia
Il troppo, si sa, stroppia. O meglio, si dovrebbe sapere, perché guardando alla programmazione di film comici italiani, del prossimo mese di dicembre, qualche dubbio ti viene. Riepilogo per comodità del lettore di questo blog (a proposito, grazie per la vostra fedeltà, premiata dai numerosi contatti). Il primo dicembre esce Un Natale al Sud con Massimo Boldi, il 7 Non c’è più religione con Claudio Bisio, il 15 -nel weekend del nuovo Star Wars– finiranno per scontrarsi (e, inevitabilmente, penalizzarsi) Fuga da Reuma Park (con Aldo, Giovanni e Giacomo), Natale a Londra (con Lillo e Greg) e Poveri ma ricchi (con Christian De Sica); chiude, il primo gennaio, Mister Felicità con Siani e Abatantuono. Voi direte: meno male che ci vengono offerte tante alternative. Certamente, ma mi permetto un’osservazione: secondo voi, gli italiani, a maggior ragione se trattasi di una famiglia, quanti di questi film potranno permettersi? Facendo un rapido calcolo, visto che ormai si viaggia ad una media di 9 euro a biglietto, la spesa per nucleo di tre persone si aggira sui 25 euro (con le riduzioni). Quanto potranno investire? Due-tre film (e parliamo già di 75 euro)? Vuol dire che, come minimo, tre campioni della risata (si fa per dire, ovviamente), resteranno a bocca asciutta. Ovviamente, nelle più ottimistiche delle previsioni perché a dicembre usciranno, come detto, il nuovo Star Wars, ma anche il bellissimo Sully di Eastwood, Miss Peregrine di Tim Burton, l’ottimo Florence con la Streep (non perdetelo) e Oceania, il nuovo cartoon Disney. Come finirà? Che gli italiani, intesi come film, si leccheranno le ferite. E poi, faremo i processi sugli incassi delle commedie che calano, del “son finiti i tempi d’oro dei cinepanettoni”, senza pensare che, forse, basterebbe un pizzico di lungimiranza nella programmazione per spartire meglio la già ristretta torta. Senza accontentarsi delle briciole. Spero, sinceramente, di sbagliarmi.