Resident Evil 3 si rifà il trucco, tra luci e ombre
Resident Evil è un pilastro dei giochi “Survival Horror”, che la casa produttrice giapponese Capcom ha voluto attualizzare con un remake, aggiungendoci la versione REsistance per l’online.
Lo spirito originale del titolo rimane invariato, con elemento Action spinto all’estremo. Scontri violentissimi mozzafiato, con esseri mostruosi che compaiono dal nulla con terribile frequenza. Non un attimo di respiro, continuando a correre da una missione all’altra su di un percorso praticamente obbligato.
Rispetto all’originale, questa versione propone una maggiore ricchezza di armi, armamenti e munizioni, offrendo una serie di ulteriori azioni utili nel combattimento ravvicinato. I mostri rimangono particolarmente ostici da affrontare, pur non essendo praticamente mai letali. Il map design è rimasto ad un livello medio, senza particolari miglioramenti e una scarsa cura dei dettagli. L’intelligenza Artificiale, allo stesso modo, non brilla per novità. Ottimo invece il doppiaggio, interamente in italiano.
La longevità del gioco è la vera nota dolente: in poco più di 5 ore si arriva alla conclusione in modalità solo player. Esiste, è vero, la possibilità di rigiocare con difficoltà aggiuntive, ma le differenze narrative sono risibili.
Per compensare, la versione online di “REsistence” dovrebbe offrire qualche possibilità di godimento ludico supplementare. Si tratta di una versione competitiva asimmetrica, nella quale è possibile vestire i panni di uno dei quattro sopravvissuti protagonisti, oppure diventare Master per cercare di eliminarli. Una serie di carte personalizzate completano l’offerta.
In generale, il comparto tecnico, che sia la versione solo o quella online, è sempre eccelso, offrendo una fluidità di movimenti quasi reale. In definitiva, luci e ombre, che speriamo gli aggiustamenti futuri potranno correggere.