Secondo capitolo dell’antologia horror sviluppato da Supermassive Games. Nella prima ci si era cimentati nelle gelide acque dell’Oceano Pacifico meridionale: ora l’azione si sviluppa nel Continente Americano, al tempo della caccia alle streghe. Un banale incidente automobilistico fa in modo che i quattro protagonisti rimangano intrappolati in un “buco spazio-tempo dimensionale” che li catapulta nel 1692, anno in cui a Salem iniziano i processi alle streghe. Il paesino di Little Hope diventa teatro di questo gioco, nel quale la speranza di salvezza è quella di scoprire cosa accadde di così terribile per poter sciogliere la maledizione che qui incombe.

Ambientazioni notturne, ricerca di elementi che all’improvviso si palesano, dettagli e fantasmi del passato e del presente; tutti questi elementi si fondono in una narrazione frammentaria e “gotica”, che a volte è fuorviante per risolvere l’enigma della maledizione che grava sul paesino. I quattro protagonisti sono così sballottati in situazioni che dovrebbero essere di sottile terrore angosciante, ma che spesso si risolvono in azioni poco credibili o legate alla dimensione ultraterrena e maledetta, francamente inverosimile.

Il gioco in solitariO risulta spesso troppo frammentario, con un’azione che procede a sbalzi e che offre solo raramente elementi di vera paura (sempre di horror si tratta, alla fine…). In modalità online, invece, si gioca assieme ad un compagno: questo permette di variare sensibilmente l’orizzonte ludico, condividendo sensazioni e scoperte che permettono al gioco di fluire con maggiore rapidità e coerenza.

In fase di esplorazione, comunque, molti accadimenti creano la necessaria suspance, per colpi di scena da vera paura. Tradimenti, paure, torture, mutilazioni e ossessioni si mescolano di continuo, creando personaggi che abbondano di lati negativi, ma che, in qualche modo, riflettono debolezze comuni nelle quali ci si può ritrovare.

Il comparto tecnico è ben bilanciato, con dialoghi curati e ambientazioni horror di sicuro effetto. La storia, forse, diventa troppo prevedibile man mano che si prosegue, ma lascia sempre una via d’uscita per determinare un finale diverso. Buon doppiaggio e ottima qualità audio, per un prodotto che soddisferà gli amanti del genere horror.

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