Cinema, quanto mi costi
La chiusura dei cinema ha portato il cinema direttamente a casa. Mi riferisco alle prime visioni, ormai visibili attraverso una delle innumerevoli piattaforme streaming. Il problema è che tutto ha un prezzo. Per dire: se volevate vedere l’ultimo film di Tom Hanks, il bellissimo Notizie dal mondo, bastava andare in sala e spendere 10 euro (circa) di biglietto. Ora dovete essere abbonati a Netflix, ad un prezzo mensile che varia, a seconda dell’abbonamento, dai 7,99 ai 15,99 euro (quello anche per il 4K). Perfetto, ma metti che qualcuno volesse vedere Bliss, il riuscito film fantascientifico con Owen Wilson e Salma Hayek. Lo trovate su Amazon Prime Video al prezzo annuale di 36 euro (3,99 se pagate mensilmente). Ottimo. Tutti stanno giustamente magnificando l’ultimo film di Pupi Avati, Lei mi parla ancora, che è una esclusiva di Sky Cinema. Per vederlo, in pratica, dovete essere abbonati alla piattaforma e il pacchetto dipende dall’offerta. Facciamo che abbiate aderito a quella che prevede Sky Tv + Sky Cinema a partire da 29,90 euro al mese e segnatevi la cifra insieme a quelle precedenti. Poi esiste Disney + che porta in dote esclusive come il nuovo Mulan. Per vederlo, dovete pagare un abbonamento annuale da 69,99 euro che salirà a 89,99 euro e che includerà Star. E c’è Apple Tv con i suoi film originali, che non trovate in altre parti e che richiede 4,99 al mese. Per non parlare di tutti i lungometraggi che escono direttamente a noleggio e che vi costano dai 10 euro in su (i più quotati). Insomma, se uno fosse un appassionato cinefilo e volesse vedere tutto il meglio (si fa per dire) di quello che il cinema sta producendo, deve sborsare una piccola fortuna. E’ chiaro che gli abbonamenti non ti fanno vedere solo il film originale, ma includono centinaia di titoli e, più, correttamente, il costo di ognuno andrebbe suddiviso per il numero di pellicole (si, lo so che non si dovrebbero più chiamare così) viste. Però, se non pagate, non accedete, come è giusto che sia. Pensateci quando vi lamenterete (speriamo presto, perché vorrebbe dire che le sale sono state riaperte) per il costo, magari ridotto, di un biglietto cinematografico.