La popolare serie JRPG di Bandai Namco “Tales of…” aveva prodotto il suo sforzo creativo all’inizio del 2019, poi più nessuna nuova. Una saga ormai decennale, particolarmente seguita dagli appassionati di manga e anime, che aveva spopolato in Giappone.

Ecco che, finalmente, il nuovo titolo “Tales of Arise” è entrato in commercio dal 10 di settembre di quest’anno. Ci si aspettava una totale revisione tecnica, per uno svecchiamento sostanziale del gioco: in realtà, le novità insite in questo JRPG hanno piacevolmente sorpreso. Innanzitutto, la forte presa di posizione nei confronti di schiavismo e razzismo: i sei protagonisti sono, in diversi modi, in perenne lotta contro una razza superiore per affermare la libertà dei loro popoli.

Interessante l’impostazione fumettistica dei dialoghi e la complessa caratterizzazione dei personaggi “buoni”, mentre i “cattivi” appaiono piuttosto monocordi e stereotipati. Il combattimento, che è poi la fase centrale di questo gioco, appare fin troppo curato, tanto da rendere impegnativo l’impratichirsi. Un poco ripetitivo il ritrovarsi sempre all’interno di un’arena quando ci si trova a dover sfidare un nemico: spesso le azioni dei protagonisti sono “guidate” per raggiungere il luogo deputato e non esiste la possibilità di interagire pienamente con il mondo nel quale ci si muove.

Le armi magiche e le Arti di combattimento offrono infinite possibilità. Il giocatore muove la sua squadra di protagonisti facendo combattere solo coloro che, per quello scontro, hanno armi appropriate per poter trionfare. Le mappe su cui muoversi sono ampie ma non enormi, con risorse proporzionate e oggetti scopribili che, alla lunga, diventano fondamentali. Fin dall’inizio dell’azione esiste la possibilità di scegliere il livello di complessità variando le capacità dell’Intelligenza Artificiale. Anche al massimo della difficoltà, il gioco concede margini ragionevoli di successo.

Varie e interessanti anche le tante missioni secondarie, che assicurano una buona longevità complessiva. Intelligente e curata colonna sonora, elegante direzione artistica e buona qualità del disegno generale, sempre però influenzato dal gusto giapponese per manga e anime. Tutto sommato “Tales of Arise” un titolo davvero piacevole, un’intelligente evoluzione della saga che può offrire ulteriori sviluppi futuri

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