Grillo, (forse) tocca a te!
Tutti gli indizi portano a voi, cari Cinque Stelle. C’è poco altro da aggiungere ad una trama che, come in taluni dozzinali libri gialli, fa intendere il colpevole prima ancora di essere giunti a metà lettura. Ed in questo caso, i colpevoli sarebbero gli altri e voi gli scopritori del raggiro a danno degli italiani e i vincitori delle prossime elezioni.
Più che flebili segnali o spie di un malessere si può giungere ad una simile perentoria affermazione in maniera quasi naturale. Non c’è infatti da arzigogolare o perdersi in sofismi. I vostri competitor persi in continue frenesie masochistiche vi stanno agevolando, ed in ogni modo possibile, è la strada verso palazzo Chigi pare sgombra. Il centrodestra è senza leader e il Partito Democratico spara le sue ultime cartucce di governo accompagnandole con abituale autolesionismo e interminabili liti interne.
Salvo ammucchiate determinate da una legge elettorale proporzionale, dovrebbe essere perciò questo il più probabile responso delle urne.
Toccherà dunque a voi! Probabilmente, avreste voluto ancora per qualche tempo ‘far casino’ nelle piazze e nelle istituzioni ma l’amaro calice dovrete berlo e molto presto.
Cari amici, perderete la verginità e vi sporcherete le mani nella materialità delle cose politiche. Ma tutto ciò non è un male. Anzi, vi aiuterà a crescere. L’auspicio è che tuttavia vi diate una mossa e non mutuate sul piano nazionale lo stallo politico che lambisce molte vostre amministrazioni locali. Che questa vostra gioiosa e sfrontata macchina da guerra non declini integralmente e nel breve volgere di qualche mese verso quella tetra immagine della Raggi e della sua Giunta riprodotta da quel video notturno, freddo nei colori e a tratti raccapricciante, metafora e parabola di una –almeno per il momento- fiacca azione politica.
Insomma, si spera non riproduciate sul piano nazionale le esitazioni romane. Ma dovete darvi una mossa.
Cominciate sin da adesso a guardarvi attorno. Invece di ripetere a menadito i soliti ritornelli, iniziate un lungo ma necessario e indispensabile lavoro di consultazioni e di incontri. Lasciate stare i talk politici. Provate ad esaminare, testare, verificare ogni possibile nome per ogni eventuale casella. Il cambio di governo, oltre alle scontate poltrone di ministri e sottosegretari, sgombra quattrocento posti tra consiglieri di amministrazione e cose del genere. Non è lottizzazione ma governo del Paese.
Farsi trovare impreparati non solo sarebbe inammissibile ma nemmeno più tollerabile. Avendo fatto in questi ultimi anni il pieno di demagogia dai nuovi inquilini di Palazzo Chigi apprezzeremmo una operatività subitanea ed idee chiare su tattiche e strategie.
Quando, tra tre mesi o un anno, si andrà al voto, avrete accumulato sufficiente esperienza parlamentare, e molti dei vostri amministratori locali maturato consapevolezza e perizia nella gestione della ‘cosa pubblica’.
Presentatevi pronti ad assumervi sin da subito e in pieno tutte le responsabilità di governo e lasciate da parte recriminazioni e disquisizioni sul passato più o meno recente. Gli italiani non attenderanno un solo attimo. Non saranno clementi nemmeno quando proverete a ripetere la solita tiritera : <<dobbiamo riparare guasti compiuti in 70anni di mal governo>>. L’abbiamo udita a turno dal centrodestra e dal centrosinistra, sarebbe troppo sentirla anche da voi.