Torniamo a Muccioli

I media stanno giustamente dando enorme spazio a Gian Marco Moratti. Tuttavia, grazie alla sua morte, torna a galla un faccione che tutti avevamo dimenticato, quello di Vincenzo Muccioli, e anche il ricordo di una Comunità come quella di San Patrignano che, proprio dalla famiglia Moratti, ebbe sempre sostegno. Per i più giovani questo nome dice poco o nulla ma quando penso ad una ipotetica Italia ….penso ad un Paese con una classe dirigente che pur vagamente somigli a Muccioli. Una Italia, forse sì, sbrigativamente ed erroneamente definita del ‘bastone e della carota’, ma consapevole dei perimetri di liceità. Capace […]

  

Caro Crosetto, sul fascismo ti sbagli

Guido Crosetto, tra i pochi politici che argomenta sempre con una certa pacatezza e capacità di elaborazione intellettuale senza mai piegarsi alla bassa propaganda e alla retorica, sta da qualche settimana subendo una pericolosa metamorfosi che in tanti inquadrano nella ‘sindrome di Montecarlo’. Di solito, si lancia con acutezza nelle dispute televisive senza cadere nell’orripilante teatrino manicheo dove ruoli e maschere sono assegnati in partenza e cerca di ragionare con equilibrio. Ma, ahimè, sotto quella Fiamma ci deve essere qualche maledizione; qualcosa di simile ad un incantesimo legato a leggende ancestrali tanto che il deputato di Cuneo, quasi preso dall’agitazione […]

  

Pound, Celine, Jünger …e poi Roberto Saviano

Roberto Saviano ritorna con ossessiva periodicità sulle sue letture ‘destriste’. Talvolta lo fa perché tirato in ballo, altre volte per un malcelato intento ecumenico, e forse per mostrarsi super partes o sbarazzarsi della grigia nuance del cronista di fatti truculenti e criminosi e quindi riproporsi con ammalianti lineamenti da scrittore a tutto tondo. Lo aveva fatto anni fa quando rivelò di amare Ernst Jünger, Ezra Pound, Louis-Ferdinand Céline e Carl Schmitt, aggiungendo che aveva «sempre fatto riferimento alla tradizione che fu della destra antimafia in cui si riconosceva Paolo Borsellino». E già da queste prime avvisaglie avremmo dovuto intendere la […]

  

La destra di Prezzolini

Quella che segue è una parte della introduzione di Gennaro Malgieri al mio libro su Giuseppe Prezzolini, uscito qualche giorno fa per le edizioni Historica (http://www.historicaedizioni.com/libri/giuseppe-prezzolini/). *** Se si volesse individuare il precursore del cosiddetto “politicamente scorretto” sarebbe obbligatorio risalire a Giuseppe Prezzolini. Non soltanto tenendo presenti le sue opere, ma soprattutto la sua vita. Con l’infaticabile ricerca su se stesso e in mezzo agli altri, senza mai estraniarsi da eventi che sono stati epocali e avvicinando figure che hanno “costruito” il Novecento, Prezzolini ha realizzato l’ideale dell’uomo e dell’intellettuale controcorrente nel fiume di una modernità che nella verde età […]

  

Onestà, onestà …forse.

La ”questione morale” la inventarono i comunisti italiani. Quelli che da un lato sbraitavano contro la corruzione e dall’altro ricevevano rubli sonanti, e non pochi, da un potenza straniera nemica dell’occidente e magari pronta ad invaderci. Enrico Berlinguer trasse da quella stagione politica il massimo beneficio in termini di consenso e di credibilità personale. Ancora oggi, quando si blatera di onestà e trasparenza, il riferimento va direttamente a lui che, oltre ad essere stato un ottimo leader, gode pure di questa ingiustificata aureola di santità. Perché, nonostante si conosca la verità sulla faccenda dei finanziamenti illeciti da Mosca, si continua […]

  

Ancora guelfi e ghibellini

L’impressione che si ricava dall’orrido spettacolo di ieri, oltre al pericoloso déjà vu, è una sfiancante ma sottile e furba strategia con l’obiettivo di una generale e totalizzante ‘’distrazione di massa’’. I cori pro-foibe, proprio nella Giornata del ricordo, gli appelli all’antifascismo militante, le parate dei soliti noti rimasti alle parole d’ordine degli anni Settanta (ecco il déjà vu!), sono allucinanti nel tono, inconcludenti nel merito e rischiosi nei possibili esiti sociali. Se un nigeriano uccide e fa pezzi una ragazza italiana, un suo compaesano spara e ferisce tutte le persone di colore che girano per le strade, e dalla […]

  

Le foibe della memoria

Le foibe sono una profondità carsica nella nostra memoria collettiva. Un vuoto popolato di fantasmi reali e presunti che si rincorrono e mai hanno la forza necessaria per palesarsi. Quando fu istituito il Giorno del ricordo l’intento era chiaro: fare in modo che non vi fosse alcun silenzio su fatti accertati e tenuti nascosti per troppo tempo, e si ricordasse il sacrificio di tutti gli uomini, le donne e i bambini colpevoli solo di essere italiani. E invece tutto è diventato sulfureo come la polvere e il buio di quelle cavità nelle rocce. Financo le alte cariche dello Stato, come […]

  

De Benoist censurato dai soliti ‘firmaioli’

C’è sempre un agguerrito drappello di difensori della democrazia a sorvegliare il fortino. Ormai bisogna farsene una ragione. Sono tesi come corde di violino, pronti ad agguantare ogni singola fuoriuscita dal percorso originario, trovando l’increspatura in ogni singola riga, in ogni dichiarazione pubblica, in ogni atto che provenga della propria controparte culturale e politica. E facendo poi deflagrare questa facezia in un contrasto di dimensioni bibliche e quindi decrittandola nella più antica battaglia morale dell’evo moderno, quella per la difesa dei valori antifascisti. Stavolta è toccato alla fondazione Feltrinelli che, dopo aver organizzato una serie di incontri su temi di […]

  

Traini, il fascista perfetto

Luca Traini è il fascista perfetto. L’uomo che ha terrorizzato la città di Macerata, esplodendo colpi da un’auto in corsa verso tutte le persone di colore, nella stessa zona dove abitava quel nigeriano che ha seviziato la giovane Pamela per poi farla a pezzi e riporla in due valigie, è il fascista perfetto. È il fascista perfetto perché pare avesse alle spalle una candidatura alle comunali per la Lega di Salvini e dunque ha le stimmate per essere considerato tale. Quando poi è stato preso dalle forze dell’ordine, si è tolto il giubbotto, si è messo sulle spalle una bandiera […]

  

Lo strabismo delle femministe

Più di 120 tra attrici, registe, produttrici e donne che lavorano nello spettacolo, hanno sottoscritto un Manifesto (Dissenso comune) prendendo spunto dal caso Weinstein e dalle vicende successive, nel quale hanno allargato il campo delle denunce «non solo contro un singolo molestatore, ma contro l’intero sistema» e contro la «la sessualizzazione costante e permanente degli spazi lavorativi. La disuguaglianza di genere» che tocca «la segretaria, l’operaia, l’immigrata, la studentessa…». Una campagna dai forti contenuti etici che sbatte contro una realtà, come sempre, ben più complessa ma rivela il fatto che si tenti di riprodurre vecchi stilemi con la sovrastante figura […]

  

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