I media stanno giustamente dando enorme spazio a Gian Marco Moratti. Tuttavia, grazie alla sua morte, torna a galla un faccione che tutti avevamo dimenticato, quello di Vincenzo Muccioli, e anche il ricordo di una Comunità come quella di San Patrignano che, proprio dalla famiglia Moratti, ebbe sempre sostegno.

Per i più giovani questo nome dice poco o nulla ma quando penso ad una ipotetica Italia ….penso ad un Paese con una classe dirigente che pur vagamente somigli a Muccioli.

Una Italia, forse sì, sbrigativamente ed erroneamente definita del ‘bastone e della carota’, ma consapevole dei perimetri di liceità. Capace di coniugare inflessibilità e tolleranza, severità e solidarietà, ma che abbia impresso nel proprio Dna un senso profondo di comunità.

vincenzo_muccioli_msestini_n125

E Muccioli ha pagato tutto questo. Ha pagato con tanta sofferenza i suoi metodi bruschi ma efficaci. Eppure ha salvato migliaia di vite. Cosa che nessuno, lo Stato o qualunque associazione privata, è riuscito a fare con la medesima potenza di fuoco e ossessiva fermezza.

Non ha biascicato alcun rivolo di notorietà, anzi se ne è tenuto sempre lontano, diversamente da tanti piccoli personaggi e pretuncoli che si aggirano nei pomeriggi televisivi a mo’ di novelli salvatori del mondo e dell’umanità. Al contrario, erano i potenti ad andare da lui perché lo riconoscevano diverso, ‘altro’ da tutto il resto. Un esempio da seguire e quindi da supportare.

Con terminologia tutta moderna lo definiremmo ‘uomo del fare’, uno che si tirava su le maniche di quella camicia a quadroni e calpestava ogni giorno il fango della quotidianità più atroce e bislacca.

Un’Italia di questo tipo, mi piacerebbe. Un’Italia dove gli alunni non sfregiano col coltello le docenti ma, anzi, si alzino in piedi al suo ingresso. Un’Italia dove la classe dirigente abbia contezza delle condizioni generali e misuri le parole e il grado di demagogia e retorica. Un’Italia dove sia abolito per legge il chiacchiericcio e data piena libertà a chi ha voglia di fare, per il proprio bene e per quello degli altri. Una Italia dove la meritocrazia sia il tema del primo articolo della Costituzione. 

Ma un’Italia che sappia curare le ferite dei suoi figli, come faceva Muccioli, anche con qualche ceffone, e poi sappia indicare la giusta via e la liberazione. Quella vera. Quella verso la dignità della persona e la sua piena realizzazione.

Tag: , , ,