Più di 120 tra attrici, registe, produttrici e donne che lavorano nello spettacolo, hanno sottoscritto un Manifesto (Dissenso comune) prendendo spunto dal caso Weinstein e dalle vicende successive, nel quale hanno allargato il campo delle denunce «non solo contro un singolo molestatore, ma contro l’intero sistema» e contro la «la sessualizzazione costante e permanente degli spazi lavorativi. La disuguaglianza di genere» che tocca «la segretaria, l’operaia, l’immigrata, la studentessa…». Una campagna dai forti contenuti etici che sbatte contro una realtà, come sempre, ben più complessa ma rivela il fatto che si tenti di riprodurre vecchi stilemi con la sovrastante figura […]