“Intelligenti” ma letali. Sono tre farmaci anticancro analizzati dal Dana-Farber Cancer Institute (Usa). Dopo studio approfondito apparso sul “Journal of Clinical Oncology”i ricercatori avrebbero evidenziato che l’effetto collaterale di tre nuovi antitumorali intelligenti è in assoluto il più indesiderato: la morte.

I farmaci sono sorafenib (Nexavar), sunitinib (Sutent) e pazopanib (Votrient). Il primo è approvato per il trattamento del cancro ai reni e al fegato, il secondo per il cancro ai reni e il tumore gastrointestinale stromale (Gist) e il terzo per il cancro del rene.

Gli studi clinici hanno elaborato i dati di 4.679 malati trattati con questi medicinali.

L’incidenza di complicanze fatali è risultata dell’1,5 per cento nei pazienti che hanno ricevuto uno dei tre farmaci sotto osservazione.  La stessa incidenza è stata dello 0,7% nei soggetti trattati con terapie standard o placebo.

Gli autori del lavoro, guidati Toni Choueiri, suggeriscono che i medici debbano considerare il “potenziale pericolo” prima di usare questi farmaci mirati soprattutto nei pazienti a rischio  per emorragie o attacchi di cuore (sono gli eventi fatali avversi più comuni osservati negli studi clinici passati al setaccio).

Gli studiosi precisano che il rischio rimane basso, ma che dovrebbe essere preso in considerazione da parte di medici e pazienti.  “Non c’è dubbio che, per il paziente medio, questi farmaci abbiano dei benefici, e naturalmente sono approvati dalla Fda per queste indicazioni”  conclude Choueiri.

Un anti-cancro che t’ammazza prima del cancro… purtroppo non è una novità…!

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