Non habemus Moretti
Una lettrice ci scrive: “Mi chiamo Federica, ho 38 anni e ho scoperto di avere il cancro, un linfoma di Hodgkin”. La stessa malattia colpì il regista Nanni Moretti vent’ anni fa e lui la raccontò al mondo nel film autobiografico “Caro Diario”. Federica aveva 18 anni allora. E, guardando quella pellicola, provò “una grande empatia davanti al calvario dell’uomo costretto a peregrinare da un medico all’altro…”. Per questo, quando scopre il suo cancro, Federica decide di scrivere al regista. Addirittura, si rivolge a lui chiamandolo Maestro… (con la M grande!).
“Gli ho mandato una mail per esorcizzare la mia paura, per trovare una parola di conforto, visto che lui è guarito. Ho ricevuto conferma di lettura ma non ho mai avuto una risposta”.
Federica ci ha dato il permesso di pubblicare entrambe le lettere. Quella scritta a noi, che parla della sua delusione, e quella scritta a Moretti.
Ecco la prima:
” Mi chiamo Federica, ho 38 anni e ho il cancro. L’ho scoperto per puro caso alcuni mesi fa e, altrettanto casualmente, rivedendo un suo film, ho scoperto che della mia stessa patologia era stato affetto Nanni Moretti, oltre 20 anni fa. Lui era riuscito a curarsi e a guarire completamente. Così, per esorcizzare la paura e per tentare di mettere da parte lo sconforto, ho deciso di scrivere una breve lettera al Maestro, che vi allego qui di seguito.
Dopo qualche settimana ho ricevuto la conferma di lettura di quella email per me così importante. Aprendola, sono stata colta da una grande emozione e, non so perchè, mi sono convinta che a breve avrei ricevuto una sua riga di risposta.
Quella riga non è mai arrivata e questo mi ha regalato la certezza che la malattia non a tutti insegna qualcosa.
Ma soprattutto ho imparato la triste lezione che essere grandi nel proprio lavoro non significa necessariamente esserlo umanamente, nella vita di tutti i giorni e nei rapporti con il prossimo”.
E questa è la mail indirizzata a Moretti:
“Gentile Nanni, mi chiamo Federica, ho 38 anni e le scrivo non soltanto per farle i consueti complimenti per le sue opere e per la sua carriera, ma soprattutto perchè negli ultimi mesi ho purtroppo scoperto di essere malata. Ho un linfoma di Hodgkin, diagnosticato dopo aver affrontato una serie infinita di esami dolorosi e invasivi, per la mente oltre che per il corpo….
Da quando ho scoperto di avere il linfoma, non ho potuto fare a meno di ripensare al suo film “Caro Diario” che ho avuto il privilegio di vedere al cinema quando ero appena diciottenne. A quell’età si è spensierati e spesso non si ha ancora ben sviluppata la capacità di comprensione del dolore altrui ma, nel vedere il racconto della sua malattia e il calvario del pellegrinaggio da un medico all’altro, ricordo di aver subito provato grande empatia per lei come essere umano e non solo come artista. All’epoca non conoscevo affatto questa neoplasia, mentre ora già ne potrei scrivere un trattato, grazie anche alle potenzialità informative di internet.
Ho appena iniziato le cure e non le nascondo di essere molto spaventata, e preoccupata, anche perchè questa terribile esperienza è arrivata proprio nel momento in cui stavo per mettere su famiglia ed avere un figlio…. Chissà se mi sarà ancora possibile in futuro…
Le scrivo dunque perchè sarei onorata di poter avere da lei qualche consiglio prezioso (di qualsiasi natura) su come affrontare questo percorso che si preannuncia pieno d’ostacoli, che al momento mi sembrano insormontabili, ma che invece lei ha già prima di me affrontato con successo. Sperando così di riuscire a riaccendere la mia speranza.
Mi scuso fin da ora per l’impudenza e la ringrazio per la cortese attenzione.
Cordiali saluti
Federica”