Sei terminale? Puoi morire ma non a casa tua
Ricorderete che in settembre alcuni politici romani finirono su tutti i giornali, si divertivano alle feste indossando costumi da antichi greci e teste di maiale. Le serate costavano 20mila euro. Chi pagava?
In quei giorni la Asl di Roma Ostia non rinnovò la convenzione di 40mila euro annui alla Fondazione Ant, che, dal 1978, assiste i malati terminali a domicilio.
Che tipo di lavoro svolge l’Ant? La cifra spesa per due festini romani basta ad Ant per occuparsi di 100 malati terminali 24 ore su 24, per un anno. I pazienti e i loro familiari possono contare su un turn over di medici, infermieri e psicologi a casa propria.
Sono passati 5 mesi, “dopo discussioni tira e molla, oggi ci è arrivato il no secco da parte della Asl romana: non avremo i 40mila euro per l’anno in corso” riferisce dispiaciuta Raffaella Pannuti, presidente Ant.
“Il contributo pubblico che ci è stato negato è di 4 euro al giorno – spiega Pannuti – per 10 anni, in questo distretto, abbiamo assistito gratuitamente più di mille malati, preoccupandoci di pagare noi i professionisti. È vero che abbiamo convenzioni con 8 regioni ma è anche vero che i fondi pubblici rappresentano per noi il 17 % di quanto incassiamo. Tutto il resto è frutto di donazioni”.
Perchè non si trovano 4 euro al giorno? Forse quello che offre Ant è un servizio in eccesso, e, dunque, da tagliare? Macchè…
A Roma, venti giorni fa, le direzioni dei pronto soccorsi non facevano più partire le ambulanze alle chiamate di emergenza per poter usufruire delle barelle: non avevano nemmeno un posto letto disponibile! Leggete.
Forse questi 4 euro al dì risparmiati vanno a rimpinguare la voragine del debito pubblico?
Nemmeno. La Asl di Roma Ostia ha rinnovato convenzioni con hospice privati che costano al sistema sanitario 202,80 euro al giorno ( se il malato alloggia nell’hospice) e 100,33 al giorno se usufruisce dell’assistenza domiciliare.!!!! ( fonte: Decreto del commissario ad acta, dipartimento programmazione economica e sociale, Regione Lazio, 25 marzo 2011).
E ancora: un malato in ospedale costa in media 780 euro. (Dati Ageing Society-Osservatorio Terza Età su dati Ministero della salute, Farmindustria, 2009)
Non sono solo la carità a mancare, la lungimiranza politica e il rispetto verso i propri simili, qui non c’è traccia neppure delle misure economiche promesse e strombazzate per risollevare il Paese. Meno male che ci guida un professore della Bocconi!