Per farvi capire cosa è successo vi invito a leggere l’articolo che una settimana fa il Sole 24 Ore ha pubblicato a firma di Elena Cattaneo e Gilberto Corbellini per pubblicizzare un libro dedicato al caso Stamina.

Leggete qui.

Gli autori si chiedono come siano potuti succedere i casi Stamina e Di Bella. Tralasciamo per il momento il primo e soffermiamoci sul secondo. Scrivono:”Di Bella era uno sconosciuto e modesto fisiologo, senza alcuna competenza oncologica o esperienza clinica”. Oibò.

Il direttore del quotidiano economico Roberto Napoletano è responsabile di quello che è riportato sul suo giornale ma, come tutti i direttori, non può controllare ogni pezzo fino all’ultima virgola: si deve fidare. Per questo, come ogni direttore, sceglie chi mettere alla tastiera.

Ma il povero Napoletano non ha potuto scegliere la senatrice improvvisatasi giornalista che si autopromuove scrittrice e ora si deve sobbarcare le conseguenze di quello che Cattaneo ha scritto. Già, perchè il “modesto fisiologo” aveva tre lauree (medicina, farmacia e chimica) e quattro docenze ( medicina, biologia, fisiologia e scienze naturali ), ha descritto in 215 lavori i risultati delle sue ricerche in laboratorio e ha curato (nel senso autentico della parola) migliaia di pazienti fino all’ultimo. Non solo. Grazie al suo metodo per fermare il cancro (riconosciuto dalle ultime pubblicazioni del figlio oltre che dai continui lavori sulle singole sostanze ma purtroppo non inserito nei protocolli di terapie) ancora oggi i malati di tumore orfani di terapia o pesantemente danneggiati da cisplatino e compagnia, rinascono grazie a Metodo Di Bella.

Ainoi, la senatrice ignora tutto questo ma usa le sue lacune come metro di paragone per spiegarci Stamina…

Non una ma cento mail di protesta sono arrivate alla casella del Sole24 ore, rimaste tuttora IMPUBBLICATE: dopo la quarta, la redazione le ha stoppate. Ora c’è il rischio di pagare ammenda alla Fondazione Di Bella.

Per cercare di metterci una pezza, sul Sole 24 ore di oggi Elena Cattaneo e Gilberto Corbellini recitano il mea culpa ( leggete l’allegato), omettendo però altri dati fondamentali (che lasceremo puntualizzare agli avvocati).

A noi importa la morale: Cattaneo si giustifica dicendo che “la normale prassi medica” non ha adottato il metodo Di Bella. Ancora una volta zero attenzione a quei molti malati che scelgono una terapia a loro spese chiamandosi fuori dai protocolli. Invece di domandarsi perchè succede tutto questo e cosa c’è che non va nelle cure tradizionali – come il suo ruolo di senatrice richiederebbe – Cattaneo si autopromuove sui giornali per recensire un suo libro già smentito da lei stessa.

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