Torniamo a discutere sui vaccini prendendo spunto da un fatto di cronaca.  Oggi, su twitter, l’attore Jim Carrey ha definito “fascista” il governatore della California Jerry Brown perché ha reso obbligatorie le vaccinazioni del morbillo, della pertosse e di altre malattie infettive.

Via il consenso informato nello Stato della California, bambini e ragazzi devono tutti vaccinarsi per scongiurare altre epidemie di morbillo nei parchi Disney.

L’attore, che vive a Los Angeles, ha precisato di non essere contrario alla profilassi ma “alle neurotossine contenute nei vaccini, come il thimerosal, conservante derivato dal mercurio”.

“I vaccini dovrebbero essere privati di sostanze come il mercurio e il thimerosal – ha detto Carrey  e poi, rivolto ai produttori: “Fate vaccini senza neurotossine. La storia dimostrerà che è una richiesta ragionevole”.

Carrey ne ha anche per i Cdc americani. I Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie “non possono risolvere un problema che hanno contribuito a creare”.

L’attore è sensibile al problema dei vaccini perché è stato legato per cinque anni alla conduttrice televisiva Jenny McCarthy, madre di un bimbo autistico.

La legge nel mirino dell’attore è stata varata da Brown dopo l’allarme scoppiato per l’epidemia di morbillo nei parchi di divertimento Disney. In base al testo, definito uno dei più duri in materia, i genitori degli studenti non potranno scegliere se far vaccinare i propri figli. Potranno essere esentati solo i bambini con gravi problemi di salute o con impedimenti personali legati ad esempio al credo religioso.

Sulla normativa sono piovute critiche anche da alcuni genitori, che hanno annunciato l’intenzione di ricorrere alle vie legali. Alcuni vaccini non sono sicuri, protestano, e in più la legge elimina il consenso informato e calpesta i diritti delle famiglie.

Ma il governatore della California difende la legge: “La scienza è chiara -sostiene Brown – i vaccini proteggono i bambini contro una serie di malattie infettive e pericolose. Anche se è vero che nessun intervento medico è senza rischi, l’evidenza mostra che l’immunizzazione comporta importanti benefici e protegge la comunità”.

Riflessioni. Vi avevo mostrato un recente studio che ipotizza una relazione fra l’impennata dei casi di autismo e le vaccinazioni contro il morbillo. Cliccate qui. E qui. Il lavoro non prende in considerazione il thimerosal ma i frammenti di Dna fetale inseriti nel vaccino.

Dunque, è la stessa scienza che ipotizza vi siano collegamenti fra le sostanze contenute nei vaccini e i disturbi dell’autismo. Non si tratta di certezze assolute? Non è ab-soluta nemmeno la medicina, e allora perché negare l’esistenza di questi studi?

Sarebbe molto più democratico  – o meno fascista come afferma l’interprete di The Truman Show –  non nascondere l’evidenza (gli studi), presentare alle famiglie i pro e i contro e soprattutto lasciarle libere di decidere.

DPAA019 ZN768

 

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