Pregare non è un “giustificato motivo”
La riflessione di oggi è su una notizia “minore”, riportata solo da pochi siti ma il significato è tutt’altro che irrilevante.
Riguarda un frate che è stato fermato dalla polizia locale a mezzanotte mentre pregava all’aperto con otto persone, davanti alla Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma.
Vi sono state regole disattese, sono state date multe e vi sono denunce pendenti ma non vorrei esaminare la vicenda nel dettaglio, perché il senso è altro.
Potrete ricostruire la storia da quello che inserirò in calce, una video intervista al frate, Alexis Bugnolo, italo americano, eremita francescano con voti privati dal 1990. Oltre al comunicato della polizia municipale di Roma che lo ha denunciato per oltraggio e resistenza al pubblico ufficiale.
Le otto persone che pregavano nella piazza assieme a Bugnolo sono state multate perché non indossavano la mascherina (anche se erano all’aperto e distanziate) e per aver violato il coprifuoco (più di 5.000 euro in tutto).
Il frate non ha collaborato, ha opposto resistenza passiva, si è rifiutato di salire sull’auto dei vigili che lo avrebbero condotto al comando, non ha firmato verbali e secondo la polizia municipale ha “oltraggiato i pubblici ufficiali”.
Il decorso della vicenda si è complicato con il passare delle ore e si è protratto fino al mattino.
A noi resta una riflessione.
Durante i festeggiamenti per lo scudetto dell’Inter ci sono stati fior di assembramenti, centinaia di tifosi stretti uno all’altro, come si addice a una grande festa. E non è stato multato nessuno.
Avranno indossato tutti la mascherina? Chi lo sa, ma anche per questo nessuna multa. Hanno gettato e lasciato gran quantità di spazzatura sui marciapiedi e non risulta vi siano state sanzioni.
Gli otto fedeli invece sono stati multati. Recitavano in gruppo i 77 Padre Nostro e lo facevano senza mascherina (che pure è concesso togliere quando si fuma una sigaretta) e sono stati interrotti.
Due pesi e due misure. I tifosi si possono riunire, i fedeli no. I fumatori possono rinunciare alla “protezione anti Covid”, chi prega no.
Vero che le preghiere sono state recitate a mezzanotte, oltre l’orario “concesso”.
Ma non erano stati stabiliti dei “giustificati motivi” per disattendere un coprifuoco? La preghiera non rientra tra questi?
Chi lo ha deciso?
In questi giorni si è tornati a discutere del decreto legge Zan sull’omofobia che “aggiunge alla discriminazione razziale, etnica e religiosa quella fondata sul genere e sull’orientamento sessuale”.
Dobbiamo pensare che la parte che riguarda la discriminazione religiosa sia stata già cancellata?
Se ne ricorderanno i parlamentari?
Cliccate qui per ascoltare la versione del frate.
Qui sotto il comunicato della polizia municipale di Roma.
“Si radunano in piazza di Santa Maria Maggiore durante il coprifuoco e senza mascherina, intervento della Polizia Locale: sanzioni per oltre 5mila euro una persona denunciata per resistenza .
Era da poco passata la mezzanotte, quando una pattuglia della Polizia Locale, del I Gruppo “ex Trevi”, nel corso dell’ attività di pattugliamento, ha notato un gruppo composto di una decina di persone sulla piazza di Santa Maria Maggiore: oltre alle sanzioni per inosservanza delle disposizioni previste per il contenimento del contagio, un uomo di 57 anni è stato anche denunciato per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale.
L’intervento è scaturito nell’ambito del piano di controlli predisposto dalla Polizia Locale di Roma Capitale per questo fine settimana, con servizi mirati a verificare il rispetto delle misure per la tutela della salute collettiva. Gli agenti , diretti dalla Dott.ssa Donatelle Scafati, hanno identificato le persone presenti che, trovate prive di mascherine, sono state richiamate ad indossare i dispositivi di protezione. A seguito del loro rifiuto, è scattata la sanzione prevista. Nei loro confronti si è proceduto anche con la contestazione per l’inosservanza del divieto di spostamento, avvenuto senza giustificato motivo, in vigore dopo le ore 22.00. Un cittadino, 57enne nato in America ma residente a Roma, presunto organizzatore del raduno, è stato denunciato per aver opposto resistenza durante il controllo”.