Si dirà che è stata una dimenticanza. Oppure che l’eventualità che i vaccini non siano così protettivi non era stata presa in considerazione.

Fatto sta che il lasciapassare con tecnologia di tracciamento, da quando è stato varato, non segnala la malattia. Ma a cosa doveva servire? Così capita che un vaccinato diventi positivo, abbia i sintomi, malauguratamente finisca in ospedale, però, al momento del fatidico controllo QR Code, ottenga sempre un via libera.

Anche se il tampone ha accertato l’infezione, un vaccinato positivo può circolare. (Sì, il tampone finito in soffitta con il Super Green Pass per punire i no vax è pur sempre l’unico strumento per accertare la positività). Non solo, anche un vaccinato malato, benché il medico abbia allertato Asl, Usca, Regione, ha sempre il Green Pass funzionante.

Ora però al ministero della Salute stanno cercando di correggere il difetto nel tesseramento. E presto calibreranno la app per permettere uno stop temporaneo al lasciapassare che comprenda il periodo di positività, di malattia e di convalescenza.

Il via libera va consentito solo ai sani, insomma. Peccato accorgersene (o ammetterlo) solo ora.

Dopo così tanti mesi il sottosegretario Costa ha parlato della necessità di risolvere “un problema tecnico”.

Osserviamo però che, dal primo giorno di distribuzione dei vaccini, un anno fa, si sapeva che i vaccinati non sarebbero stati immuni dal contagio, per ammissione della aziende produttrici.

Tuttavia quando è stata messa a punto la tessera verde questo inconveniente non è stato previsto. L’app è stata inaugurata a giugno zoppa nella sua caratteristica principale, quella di mettere al riparo dagli eventuali contagi.

Non si è accennato al problema nemmeno qualche giorno fa quando è stato introdotto il Super Green Pass. A cosa serve la tessera rinforzata con una falla del genere?

Così da giugno a dicembre il QR Code dei vaccinati ha sempre garantito il via libera. Su e giù dagli autobus, dentro e fuori dagli ospedali, dalle palestre e nei ristoranti al chiuso. Potenziali untori senza saperlo e con impunità garantita. Sì perchè, grazie al Green Pass, solo un vaccinato ha facoltà di violare una quarantena senza venire colto in fallo.

Potenzialmente un vaccinato infetto ha potuto circolare e diffondere il virus. Potenzialmente un vaccinato con sintomi è riuscito a muoversi impunito.

Quanti danni ha provocato questo falso senso di sicurezza?

Ora che i contagi sono in aumento si sta correndo ai ripari.

Ora. Che lo stato di emergenza verrà prorogato e si paventano nuove chiusure.

Meglio tardi che mai, si dirà.

Chissà se cambieranno anche gli spot e il pianoforte dei vaccinati suonerà altre note: “Non sempre liberi come un qualsiasi no vax ”.

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